Zuccalà: “Con il termovalorizzatore si torna indietro di 30 anni”

Parla il consigliere regionale M5S Adriano Zuccalà: "Esistono alternative ma il sindaco di Roma non le vuole neppure considerare".

Sul termovalorizzatore di Roma, il sindaco Gualtieri ha trovato l’appoggio del governatore Rocca. Adriano Zuccalà, consigliere M5S in Regione Lazio, la sorprende questa sinergia tra Pisana e Campidoglio?
“Sinceramente no perché la pensano allo stesso modo. Sapevamo fin da subito che Fratelli d’Italia e il Centrodestra volevano realizzare l’inceneritore e nel primo consiglio regionale il governatore Francesco Rocca ha colto l’occasione per metterlo nero su bianco”.

Siamo davanti al partito unico del termovalorizzatore?
“Non è nato oggi ma si è venuto a creare da diverso tempo. Il partito unico del termovalorizzatore è bello presente e ancora vivo ma non ci spaventa e continueremo a far sentire la voce dei cittadini a cui anche loro dovrebbero rispondere”.

L’opera non piace a tanti e per questo è stata organizzata una manifestazione davanti al Campidoglio ma che, a poche ore dall’inizio, è stata spostata in piazza Madonna di Loreto dove inevitabilmente avrà molta meno visibilità…
“Guardi la vedo come una paura ingiustificata nei confronti di persone che cercano di rappresentare al meglio quelle che sono delle idee diverse rispetto a concetti che ormai sono vecchi di trent’anni. Non capisco perché pensare che una manifestazione pacifica possa creare problemi di ordine pubblico. Questo spostamento chiaramente non ci ha scoraggiato e non ci scoraggerà”.

A chiedere lo spostamento è stato il Campidoglio che temeva ripercussioni visto che ci sarebbe potuta essere in contemporanea la visita degli ispettori che stanno vagliando la candidatura di Roma ad Expo2030. Questa motivazione, secondo lei, regge?
“Il motivo di base non so dire se sia effettivamente questo. Del resto questi ispettori noi non li vediamo e non sappiamo se siano effettivamente presenti. Mi limito a dire che anche fosse questa la ragione, allora non vedo che problema avrebbe potuto creare visto che il Campidoglio è più che convinto che l’inceneritore verrà approvato dall’Europa. È chiaro che l’effetto che si sperava di ottenere con questa decisione è quello di depotenziare la partecipazione alla manifestazione ma non ci sono riusciti”.

Intanto Elly Schlein che si diceva attenta all’ambiente e contraria al termovalorizzatore, ha votato contro gli ordini del giorno delle opposizioni che chiedevano lo stop al’inceneritore. Cosa ne pensa?
“Credo che questa sia l’ennesima prova che il Partito democratico nel momento in cui si trova a dover prendere delle scelte drastiche in favore dei cittadini, finisce per voltarsi dall’altra parte. Anche in questo caso ci sono stati diversi capovolgimenti di fronte visto che prima c’era stata un’apertura a cercare alternative mentre ora c’è una chiusura totale. Io credo che non sia normale cambiare idea ogni cinque minuti, tanto più in una città che loro stessi amministrano. Le faccio notare che anche nel Partito democratico in tanti pensano che questa non è la soluzione migliore e per questo ritengo che sarebbe opportuno aprire un dialogo ma vedo che da parte loro non c’è nessuna intenzione di farlo”.

Gualtieri ha sempre sostenuto che l’impianto sarà ecologico e non avrà alcun impatto sulla salute dei cittadini. Come stanno davvero le cose?
“Questo lo dice solo Gualtieri. Attualmente noi dobbiamo fidarci delle sue parole perché ancora adesso non abbiamo visto il progetto e non possiamo sapere quale sia la fantomatica tecnologia che permette di far sparire qualsiasi tipologia di inquinante che viene prodotta in questo genere di impianti. Aspettiamo tutti con impazienza di capire qual è questa formula alchemica per risolvere il problema dei rifiuti in quanto sarebbe la soluzione del nuovo millennio e verrebbe esportata in tutto il mondo. La realtà è che noi crediamo poco a queste soluzioni fantasiose e crediamo che le materie prime non debbano essere bruciate per farle magicamente sparire ma debbano essere recuperate per reinserirle all’interno del ciclo produttivo. Ormai ci sono decine di tipologie di impianti che possono farlo e molto di questi sono finanziabili con il Pnrr, perché non valutarle?”.

I Radicali, annunciando di non partecipare alla manifestazione, hanno detto che non capiscono quale sia la proposta alternativa all’inceneritore…
“Che se vogliono approfondire quali siano le alternative, noi siamo disponibili. Possono addirittura venire in ufficio da me e rappresenterò loro un piano diverso, basato sulle nuove tecnologie che già oggi sono capaci di abbattere fino al 40% la quota di indifferenziata prodotta dalle città. Per riuscirci serve un piano organico che deve coinvolgere la Regione, obbligando tutti i comuni a raggiungere e superare il 65% di raccolta differenziata. Servono poi anche politiche nazionali ed europee per ridurre a monte la produzione di immondizia. È chiaro che siamo davanti a un problema complesso che nessuno può pensare di risolvere da solo e per questo serve che tutte le istituzioni collaborino”.

Dal Campidoglio sostengono non c’è alcuna alternativa all’inceneritore. Eppure M5S sostiene il contrario. Quali iniziative intendete intraprendere per dimostrarlo?
“Abbiamo aderito a questa manifestazione che è stata organizzata da associazioni e comitati, cosa che tengo particolarmente a sottolineare perché il merito della riuscita dell’evento va tutto ai cittadini che si sono spesi in prima persona. Noi, lato istituzionale, faremo tutti gli atti possibili per convincere Rocca a tirare fuori un po’ di orgoglio regionale nei confronti del governo così da rimettere al centro la normativa regionale, già approvata, che non permetterebbe la realizzazione di impianti di incenerimento”.

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