Una norma della Manovra 2016 rimasta in sonno per più di un anno. E adesso miracolosamente riattivata da un avviso pubblicato da Palazzo Chigi. Con quale effetto? Il ministro dello sport, il renzianissimo Luca Lotti, adesso ha tutto l’armamentario normativo per assumere 18 nuovi consulenti. Di certo il percorso della vicenda è stato curioso. Lo scorso 4 aprile il Dipe, ossia il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, zitto zitto ha lanciato un avviso pubblico “per la predisposizione di una short list recante manifestazioni di interesse al conferimento di incarichi di esperto”. Il Dipe è la struttura di Palazzo Chigi che svolge funzioni di supporto al Cipe, lo strategico Comitato interministeriale per la programmazione economica che delibera i finanziamenti di tutte le grandi infrastrutture.
Il dettaglio – L’avviso pubblicato dal Dipe non dice né quanti saranno gli esperti scelti dalla short list, né quanto intascheranno, né chi materialmente li nominerà. Per risalire a queste informazioni, allora, bisogna andare a leggersi il presupposto normativo dell’avviso, ovvero un decreto del presidente del consiglio dell’8 agosto 2016, firmato dall’allora premier Matteo Renzi. Parliamo del provvedimento con il quale, in pratica, viene attuata la riorganizzazione del Dipe decisa dallo stesso Governo Renzi con la Finanziaria del 2016. E’ questo decreto, per esempio, a stabilire all’articolo 4 che “l’incarico di esperto ha durata non inferiore a due anni e non superiore a quattro anni”. Un incarico che quindi andrà ben oltre la durata di questo Governo. Ed è sempre il decreto, all’art. 6, a prevedere che “agli esperti è attribuito un compenso annuo loro determinato in ragione delle specifiche professionalità e competenze possedute, per un importo, limitatamente a dieci unità, non superiore a 75 mila euro; per un importo, limitatamente a otto unità, non superiore a 60 mila euro”. Ancora, è lo stesso decreto a chiarire, nelle premesse, che in base alla legge di bilancio 2016 il Dipe “può avvalersi complessivamente di un massimo di 18 esperti in materia di investimenti pubblici e finanza di progetto”. Mettendo nero su bianco, all’art. 3 che “gli esperti sono nominati con decreto del ministro o del sottosegretario di Stato alla presidenza del consiglio dei ministri con funzioni di segretario del Cipe”.
Il retroscena – E chi è oggi quel ministro che ha anche le funzione di segretario del Comitato interministeriale per la programmazione economica? E’ Luca Lotti, che del resto aveva questo stesso ruolo e anche quando era sottosegretario di Renzi. Insomma, con un avviso pubblicato dal Dipe, sfuggito praticamente a ogni radar, all’improvviso si dà attuazione a una norma della legge di stabilità 2016 che per più di un anno era rimasta in sonno. E a beneficiarne, come emerge dal combinato disposto delle varie norme, saranno Lotti e 18 suoi fedelissimi. Non male, per i tempi che corrono e con tutte le incertezze dello scenario politico.
Tw: @SSansonetti