Sin dopo i primi exit poll cominciano a serpeggiare ottimismo e sorrisi al Nazareno. Emblematica la foto di Nicola Zingaretti e Paolo Gentiloni decisamente rilassati. E ne hanno motivo: il Pd, al di là di ogni aspettativa, supera il Movimento cinque stelle. Ma è da questi risultati, vanno ripetendo in Tv i due vice di Zingaretti, Andrea Orlando e Paola De Micheli, che parte la sfida e la ricostruzione del Pd.
A dirlo, d’altronde, è lo stesso Zingaretti che si presenta davanti alla stampa a risultati ormai acquisiti: “Il Pd è al centro di una strategia per ricostruire il Paese e anche per costruire il radicamento sociale che ci veda pronti a prossime elezioni politiche”, dice. “Salvini emerge come vero leader di un governo immobile e pericoloso. Noi vogliamo costruire l’alternativa a Salvini per essere credibili in vista del voto politico”.
Ma a esultare è anche Giorgia Meloni che compare davanti ai giornalisti raggiante, nonostante l’ora tarda: “FdI raggiunge in queste europee il secondo miglior dato di crescita dopo Salvini, cui faccio i miei complimenti. Siamo cresciuti del 50% rispetto alle politiche” mentre c’era chi diceva che “eravamo un partito destinato a sparire”, conclude con evidente soddisfazione, lanciando anche l’idea di un Governo alternativo Lega-FdI. A intervenire anche Forza Italia che in una nota ribadisce come rimanga “centrale e determinante per la costituzione di una maggioranza di centrodestra alternativa al governo giallo-verde”. “Berlusconi – dicono – ha compiuto l’ennesimo miracolo”.