Milioni di persone in tutto il mondo potrebbero morire di fame se la Russia non consentirà all’Ucraina di esportare grano dai suoi porti. Ad affermarlo è presidente ucraino Volodymyr Zelensky (qui tutti gli articoli sulla guerra in Ucraina).
“Non possiamo esportare il nostro grano, il mais, l’olio vegetale e altri prodotti che hanno svolto un ruolo di stabilizzazione nel mercato globale”, ha detto Zelensky in un discorso video registrato al Time 100 Gala.
Per Zelensky è la Russia che non consente all’Ucraina di esportare il grano dai suoi porti
“Questo significa che, purtroppo, decine di Paesi potrebbero trovarsi di fronte a una carenza fisica di cibo. Milioni di persone potrebbero morire di fame se il blocco del Mar Nero da parte della Russia dovesse continuare” ha detto ancora il presidente ucraino.
Per Mosca è colpa di Kiev se le esportazioni sono ancora bloccate
La replica di Mosca è arrivata poco dopo le parole di Zelensky per bocca del ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, secondo il quale Kiev “dovrebbe smettere di trascinare per le lunghe il processo di esportazione del grano ucraino”.
Per Lavrov l’Ucraina dovrebbe far cessare “gli appelli all’Occidente per farsi armare fino ai denti”, appelli che “sono controproducenti”. Secondo il ministro russo, l’esercito sta disponendo corridoi di sicurezza che possono essere utilizzati senza minacce da qualsiasi nave mercantile in attesa di lasciare i porti del Mar Nero, a condizione che gli ucraini sgomberano la fascia costiera sotto il loro controllo.
“Il fatto che i nostri colleghi turchi stiano cercando di convincere Kiev della necessità di smettere di trascinare per le lunghe questo processo, lo considero molto positivo. Spero che gli ucraini si rendano conto che non c’è alternativa per risolvere questo problema su questa base, il che è comprensibile, ragionevole e obiettivo”, ha detto Lavrov.
Draghi: “L’interruzione delle filiere alimentari ha fatto salire i prezzi e rischia di provocare una catastrofe umanitaria”
“Come mostra l’ultimo rapporto economico dell’Ocse – ha detto il premier italiano Mario Draghi parlando della crisi del grano -, l’invasione russa dell’Ucraina ha portato a un significativo peggioramento delle prospettive di crescita e a un forte aumento delle aspettative di inflazione”.
“Le banche centrali hanno iniziato a inasprire la politica monetaria – ha aggiunto Draghi nel corso a Parigi della riunione dell’Ocse -, portando a un aumento degli oneri finanziari. L’interruzione delle filiere alimentari, in particolare del grano, ha fatto salire i prezzi e rischia di provocare una catastrofe umanitaria”.