Sembra proprio che per Volodymyr Zelensky il nuovo anno sia iniziato in modo tutt’altro che positivo. Le recenti novità che arrivano dal fronte, sempre più traballante, e le possibilità ormai ridotte di prevalere sulla Russia di Vladimir Putin stanno infatti pesando sul gradimento del leader di Kiev. Secondo l’ultimo sondaggio dell’Istituto Internazionale di Sociologia di Kiev (KIIS), che ha intervistato telefonicamente duemila persone in Ucraina a fine dicembre, la popolarità di Zelensky è in caduta libera: solo il 52% dei suoi connazionali dichiara di “avere ancora fiducia” nelle capacità del presidente.
Qualcuno potrebbe considerare che, dopo tre anni di guerra sanguinosa, si tratti comunque di un risultato accettabile, ma i dati rivelano un calo drammatico. Rispetto allo stesso sondaggio condotto a fine 2023, la fiducia è scesa dal 77% al 52%. E non è tutto: dall’ultima rilevazione emerge una profonda spaccatura interna al Paese. Le regioni occidentali e centrali, meno interessate dal conflitto, mostrano un gradimento compreso tra il 60% e il 52%, mentre nelle regioni orientali i valori scendono sensibilmente, oscillando tra il 46% e il 42%.
Zelensky è sempre più solo
A preoccupare Zelensky non è solo il crescente scetticismo dei suoi connazionali. A togliere il sonno al leader di Kiev è anche l’imminente insediamento del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha più volte manifestato l’intenzione di disimpegnare gli USA dal teatro bellico ucraino. Zelensky sta cercando di disinnescare questa mossa con dichiarazioni rassicuranti, affermando di essere certo che il tycoon non abbandonerà l’Ucraina. Ha ribadito più volte la volontà di incontrare il prossimo inquilino della Casa Bianca a Washington.
Tuttavia, il pressing del leader ucraino sembra non aver sortito grandi effetti. L’inviato speciale di Trump per l’Ucraina, Keith Kellogg, ha infatti rinviato la sua visita a Kiev, prevista proprio in questi giorni. Lo riferisce l’emittente ucraina RBC, secondo cui al momento non è stata ancora fissata una nuova data per il viaggio diplomatico, che dovrebbe avvenire tra fine mese e l’inizio di febbraio, salvo colpi di scena.
Aumentano le diserzioni nell’esercito ucraino
A rendere ancora più difficile l’inizio d’anno per l’Ucraina è arrivata un’ulteriore grana. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa AFP, “lo Stato Maggiore e l’esercito francese” che avevano addestrato una brigata ucraina in Francia prima della sua partenza per il fronte, hanno notato “alcune decine” di diserzioni durante l’addestramento. Un comandante ucraino, citato sempre dall’AFP, ha ammesso l’esistenza di “problemi” all’interno di questa unità.
“Ci sono state alcune diserzioni, ma restano marginali rispetto al numero totale di persone addestrate”, ha dichiarato un ufficiale dello Stato Maggiore francese, cercando di minimizzare l’accaduto. Lo stesso ufficiale, per evitare possibili polemiche su eventuali responsabilità di Parigi, ha spiegato che i militari ucraini erano ospitati “nelle caserme francesi”, da cui avevano “il diritto di uscire”.