Non c’è tregua nel conflitto che attanaglia l’Ucraina. Le truppe russe hanno bombardato la regione di Zaporizhzhia 335 volte nelle ultime 24 ore: non ci sono state vittime ma distruzioni di edifici residenziali. Lo riferisce il governatore regionale, Ivan Fedorov, citato da Ukrinform.
“Durante la giornata l’esercito russo ha attaccato la regione di Zaporizhzhia 335 volte. Sette gli insediamenti finiti sotto il fuoco nemico. Nessuna vittima. Distruzione di nove edifici residenziali”, ha scritto Fedorov su Telegram. Ukrinform riferisce che il giorno precedente l’esercito del Cremlino ha attaccato la regione di Zaporizhzhia 536 volte.
L’appello di Zelensky
“Il terrore russo è possibile solo perché abbiamo meno armi e soluzioni per proteggere la vita di quanto la Russia abbia la capacità di distruggere. Tutti sanno quanto siano efficaci i Patriot, gli Iris, i Nasam, i Gok e altri moderni sistemi di difesa aerea. Ne abbiamo bisogno qui in Ucraina: a Kharkiv, Dnipro, Odesa, Mykolaiv, Kherson, Donbas e altre città sotto attacco russo”, ha scritto sempre su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
“Ogni leader, ogni Stato, ogni ambasciatore che ci aiuta con la difesa aerea ora non è solo un salvatore, ma anche qualcuno che riduce la tentazione russa di combattere. Meno il Cremlino ottiene con il terrore, più sarà interessato a trovare la pace. Dobbiamo costringere la Russia a farlo insieme”.
Ma non tira aria di pace al Cremlino. “Fra gli ucraini sta crescendo il panico al fronte”, specialmente su quello del Donbass, secondo quanto asserisce il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, intervistato dalla tv russa e citato dall’agenzia Tass. Secondo Peskov, è dunque importante per le forze russe impegnate in Ucraina “sfruttare questa dinamica” e mantenere la pressione sul nemico.