Il Governatore del Veneto, Luca Zaia, è finito nella bufera dopo le intercettazioni pubblicate oggi dal programma di Rai 3 Report. Accuse pensanti quelle rivolte al telefono dall’esponente leghista contro il virologo Andrea Crisanti, attuale depurato del Pd. Il contenuto delle conversazioni andrà in onda questa sera, con un servizio di Danilo Procaccianti. Al quale Zaia non ha voluto rilasciare dichiarazioni.
Zaia duro su Crisanti nelle intercettazioni rivelate da Report
Luca Zaia è finito al centro di polemiche dopo le intercettazioni, ordinate dalla Procura di Padova, pubblicate da Report e che andranno in onda nel corso della puntata di questa sera. Al centro c’è la questione dei tamponi rapidi comprati dalla Regione Veneto, contrariamente alle indicazioni dell’Oms e anche a uno studio del virologo Andrea Crisanti.
Il deputato del Pd sosteneva che i test antigenici fossero efficaci ‘solo’ al 70% e non al 90, come invece attestato. Il tema è finito al centro delle indagini dei magistrati che indagano su appalti milionari per i tamponi rapidi. Nelle indagini sono uscite le intercettazioni del governatore del Veneto.
Nella bufera il tema dei tamponi rapidi
“Sono qua a rompermi i coglioni da 16 mesi, stiamo per portarlo allo schianto e voi andate a concordare la lettera per togliere le castagne dal fuoco al senato accademico, per sistemare Crisanti”. Agli atti, come detto, ci sono le telefonate di Zaia con Roberto Toniolo, di Azienda Zero. Il governatore riteneva di avere qualcosa per confutare le conclusioni dello studio di Crisanti. “Ho in mano una relazione autorevolissima, che lo ha preso e l’ha aperto come un carciofo…”, confida a Toniolo, riferendosi al parere espresso da un primario del San Raffaele di Milano. Poi, nelle telefonate si legge anche tutto il rammarico del governatore: “Siete andati a togliergli le castagne dal fuoco…”, si riferisce con Toniolo il 14 maggio 2021. “È un anno che prendiamo la mira a questo… Adesso fa il salvatore della patria”.