Su Taiwan soffiano venti di guerra. Xi Jinping, il presidente della Cina, avverte l’omologo americano, Joe Biden, che se continueranno le provocazioni degli Stati Uniti, a pagarne le conseguenze sarà l’isola. Secondo Pechino, Washington sta spingendo Taiwan sull’orlo della guerra continuando a fornire a Taipei aiuti militari, come rivelato oggi dal portavoce del ministero della Difesa cinese Wu Qian.
A fine settembre, il presidente Biden ha autorizzato la spesa di 567 milioni di dollari in assistenza militare a Taiwan. Violando i propri obblighi, fornendo aiuti militari a Taiwan, vendendo armi, inviando segnali sbagliati alle forze che sostengono l’indipendenza dell’isola, “gli Stati Uniti aggiungono benzina sul fuoco della questione di Taiwan, aggravando le tensioni e spingendo Taiwan passo dopo passo verso il confine pericoloso della guerra”, ha scritto il portavoce cinese in un comunicato pubblicato sul social network WeChat.
Il portavoce ha aggiunto che “armare Taiwan significa sostenere l’indipendenza di Taiwan”, che a sua volta vuol dire provocare una guerra. Wu ha denunciato che con la sua recente decisione, Washington ha violato ancora una volta il principio di “una sola Cina” e i tre comunicati congiunti sino-americani a questo proposito, ponendo una minaccia alla sovranità e agli interessi di sicurezza del Paese asiatico e minando la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan. Il portavoce cinese ha inoltre espresso una forte condanna nei confronti della Cina e “una dura protesta nei confronti degli Stati Uniti”. Pechino considera Taiwan parte integrante della Cina e il rispetto del principio “una sola Cina” è una condizione obbligatoria per gli altri stati che desiderano stabilire o mantenere relazioni diplomatiche con il gigante asiatico.