Un meccanismo ben rodato, è il proprio caso di dire. Con una “macchina” capace di rilasciare patenti in cambio di denaro. Per questo motivo la polizia di Frosinone ha arrestato venti persone nell’ambito dell’operazione “Pay to drive” – pagare per guidare – che ha portato al sequestro di 90 patenti, in gran parte prese da stranieri che avevano problemi di lingua.
Secondo gli inquirenti alcune patenti sono state pagate anche 4mila euro con la garanzia di ottenerla senza dover sostenere alcun esame. Dopo aver completata la transazione, veniva dato il documento per la guida. Con un problema: al volante c’erano conducenti che non conoscevano nemmeno la segnaletica stradale. L’inchiesta ha riguardato in totale 135 persone, tra cui ingegnere della Motorizzazione Civile di Frosinone che in precedenza era Direttore dell’Ufficio di Frosinone.