A Bari, sono state arrestate 19 persone per voto di scambio mafioso e corruzione elettorale. Nell’operazione gestita dalla Direzione distrettuale antimafia, è risultata coinvolta anche la consigliera comunale Francesca Ferri, vicina ad Azione e Italia Viva.
Voto di scambio mafioso a Bari: 19 arresti condotti
Ancora uno scandalo sconvolge il mondo della politica. Stavolta nel mirino delle autorità è finito il comune di Bari. Nell’ambito dell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo pugliese è stato scoperto uno scambio elettorale politico-mafioso che si è consumato in occasione delle elezioni amministrative di Bari e di Valenzano che si sono tenute nel 2019. L’operazione dei carabinieri, che si è svolta tra le città di Bari, Palermo e Taranto, ha portato all’emanazione di un’ordinanza cautelare nei confronti di 19 indagati: 17 persone sono state condotte in carcere mentre altre due si trovano agli arresti domiciliari.
Tra gli arrestati c’è anche la consigliera comunale Francesca Ferri e l’ex consigliere comunale Nicola Canonico, che attualmente svolge la professione di imprenditore edile nonché l’incarico di presidente del Foggia calcio.
I 19 soggetti arrestati a seguito dell’indicazione fornita dal gip della Procura di Bari su richiesta della Dda sono stati accusati a vario titolo di estorsione, associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale.
Coinvolti anche la consigliera comunale Ferri e l’ex consigliere regionale Canonico
Francesca Ferri è consigliera comunale a Bari per Italia Popolare, un partito che gravita nella sfera di Azione. È stata eletta nel 2019 ed è il capogruppo di Italia Popolare in consiglio comunale.
Lo scorso dicembre ha scelto di aderire al partito Puglia Popolare, partito di Massimo Cassano, candidato alla Camera nelle liste di Azione e Italia Viva in Puglia. In questo contesto, ha partecipato attivamente alla campagna elettorale di calendiani e renziani nella Regione. Sul web, infatti, ci sono foto che ritraggono Ferri insieme a Mara Carfagna, capolista nei quattro listini proporzionali e poi eletta alla Camera. Prima ancora, era stata candidata alle elezioni regionali con Raffaele Fitto, attuale ministro per le Politiche europee del neonato Governo Meloni.
La consigliera comunale elargiva 25 o 50 euro per ogni voto ottenuto. A quanto si apprende, tra i suoi complici c’era anche il compagno, finito in carcere. L’ex consigliere comunale Canonico, invece, è stato messo agli arresti domiciliari.