“Amici azionisti ho fallito, ho provato a portare il Pd su un’agenda seria e concreta, quella che chiamiamo Draghi, di buon senso, ma non ci sono riuscito, perché alla fine devono sempre contraddire quello che dicono e possono solo dire ‘noi siamo i buoni e ci sono i fascisti'”. È quanto ha detto questa mattina, in un video su Twitter, il leader di Azione, Carlo Calenda, parlando della rottura con il Pd.
Calenda non le manda a dire a Letta: “Enrico non raccontare balle. Sapevi cosa sarebbe successo, l’ho detto ripetuto e mi sono stancato”
“L’avete vista questa storia in modo sfinente – ha aggiunto Calenda -, Turigliatto, Bertinotti, Pecorario Scanio, la conoscete. Io ho cercato anche concedendo molto al Pd, Letta sapeva esattamente quello che sarebbe accaduto, Enrico non raccontare balle, lo hai saputo da sempre cosa sarebbe successo, te l’ho detto e ripetuto e mi sono stancato”.
“Non faccio politica per inseguire una cosa che sembra ‘Il giorno della marmotta’, dove c’è una sinistra incasinata con dentro di tutto, dai comunisti alla Bonino; dall’altro lato una destra sgangherata che promette decine di miliardi che non darà mai, con persone improponibili come Salvini che gira mezzo nudo in barca a Lampedusa mentre ci sono i migranti o Berlusconi che dice che farà il miracolo italiano a novant’anni, non se ne può più”, aggiunge.
Letta: “È un modo per aiutare Meloni e Salvini, non per contrastarli”
“Questa logica del centro è residuale rispetto a comportamenti individuali – ha detto Enrico Letta a La Stampa parlando della rottura con Calenda -, non c’è una strategia politica. E visto che non vedo folle di elettori leghisti o di Fratelli d’Italia che corrono verso di loro, è un modo per aiutare Meloni e Salvini, non per contrastarli”.
“Se un politico, un uomo di Stato, fa saltare gli accordi che ha firmato perché ha cambiato idea non c’è più politica, siamo su Twitter, dove si può cambiare idea ogni minuto – afferma il leader del Pd – credo che Calenda abbia scambiato Twitter con il mondo reale. Nel documento c’era scritto che ci sarebbero state altre intese e avevamo chiarito che sarebbero state obbligate dalla legge elettorale, portando elementi di convergenza soprattutto di natura istituzionale”.
“Calenda ragiona come se non sapesse come funziona questa legge elettorale. Chi va da solo, sta regalando agli altri la vittoria” ha detto ancora Letta che riguardo a un possibile accordo con il M5S afferma: “Per quanto ci riguarda le alleanze sono chiuse e definite. Ora pensiamo solo alla campagna elettorale, a parlare dei nostri temi, a incontrare le persone”.
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