“Vogliono solo screditare i 5 Stelle, a rispondere sarà la comunità”: parla il deputato M5S Donno

Sulla Costituente del Movimento 5 Stelle parla il deputato Leonardo Donno: "A risponderà sarà la comunità".

“Vogliono solo screditare i 5 Stelle, a rispondere sarà la comunità”: parla il deputato M5S Donno

Si avvicina l’assemblea Costituente del 23 e 24 novembre e lo scontro diventa sempre più duro, come dimostra anche la posizione di Chiara Appendino. Leonardo Donno, deputato del Movimento 5 Stelle, cosa sta succedendo?
“Stiamo portando avanti un percorso democratico che coinvolge tutta la nostra comunità. In questi giorni leggo ricostruzioni giornalistiche che mirano solo a creare spaccature, oscurare la figura del presidente Conte e del Movimento. Una sintesi che ha il solo scopo di screditare il lavoro compiuto fino a oggi e quello che ancora faremo. Detto questo, ci siamo abituati ma abbiamo le spalle larghe e di certo non ci fermiamo”.

Come giudica le parole di Appendino sulla contrarietà a un’alleanza con il Pd: sono una sfida alla leadership di Conte e un sostegno insperato a Grillo?
“Sui giornali le viene attribuita una lettura ostile, ma Chiara è vicepresidente del Movimento e ha sempre condiviso la linea del presidente Conte. Avrebbe avuto tante occasioni per dire la sua e distinguersi. Non condivido la lettura di chi mira a farla passare per una dissenziente, anche perché ciò che dice trova la mia condivisione ed è anche il pensiero del presidente, ovvero che non ci sono alleanze organiche con il Pd. Chiara non ha mai messo in discussione la leadership di Conte e ha affermato inoltre, cosa che condivido, che non è un tabù mettere in discussione la figura del garante. I tentativi di dividerci cadono nel vuoto”.

Di certo è inevitabile porre il tema delle alleanze. Nonostante le vittorie della coalizione in Emilia-Romagna e Umbria, il Movimento continua ad arrancare. Come si esce da questa crisi che dura da mesi e che si è accentuata dalle Europee?
“Conte ha voluto la Costituente proprio perché c’è la necessità di rilanciare la nostra azione politica sulla base dei temi prioritari per i cittadini, e superare anche alcune criticità organizzative interne che ci possono consentire un radicamento più efficace sui territori. Ritengo che le alleanze siano uno strumento importante per entrare nelle istituzioni e dare risposte ai cittadini, ma il M5S ha ragione di esistere laddove può portare avanti i suoi temi identitari e soprattutto con una buona rappresentanza di propri eletti nelle istituzioni. Ecco perché non ci possono essere alleanze organiche, o calcoli matematici al solo fine di fermare le destre. Il dialogo è aperto quando si hanno di fronte interlocutori credibili, progetti e temi condivisi”.

Anche Conte sembra essere in discussione e un futuro senza di lui non è da escludere, come ha detto lo stesso presidente. Ma senza di lui può davvero nascere un nuovo percorso?
“Voglio essere chiaro. Se il presidente Conte non avesse preso per mano il M5S dopo che abbiamo fatto cadere il governo Draghi, forse il M5S sarebbe scomparso sotto il fuoco incrociato di chi portava avanti interessi personali e di quel sistema che insieme ad alcune forze politiche puntava alla nostra estinzione. Fortunatamente non è accaduto, e non accadrà mai. Ecco perché bisogna proseguire con coerenza e determinazione da forza progressista in un percorso che guarda al futuro e non verso un passato fatto di ottuso isolazionismo. È chiaro che se la strada intrapresa dovesse cambiare, questa non potrebbe essere rappresentata dal presidente e da chi come me ha condiviso il nuovo corso”.

Quale esito si aspetta dalle votazioni sui punti più critici come il ruolo del garante, le alleanze e il doppio mandato?
“Sono i nostri iscritti che hanno chiesto di intervenire anche su temi cruciali come questi. Non esistono tabù. Di sicuro dobbiamo superare alcune ambiguità del passato come il ruolo del garante. Il bello e il cattivo tempo non può essere deciso da chi pensa di vivere sull’Olimpo. Siamo una forza politica matura che cammina con le sue gambe e si vuole rilanciare”.
Crede che Grillo possa avere un ruolo ingombrante, anche in presenza, alla Costituente?
“Tutti hanno avuto la possibilità di dire la propria, non è un problema se Grillo volesse intervenire. Da un garante che ha a cuore la sua comunità ci si aspetterebbe un invito a partecipare, non a disertare”.

Temete che non venga raggiunto il quorum alle votazioni? E quali sarebbero le conseguenze?
“C’è tanto entusiasmo e voglia di partecipazione nella nostra comunità, lo dimostrano le migliaia di contributi tematici e richieste di partecipazione a Nova. Il superamento del quorum e l’ampia partecipazione sarebbero la migliore risposta a chi spinge per l’astensione contro i principi e valori democratici del M5S”.