Il MoVimento 5 Stelle all’attacco sui vitalizi restituiti ai condannati ieri dalla Commissione Contenziosa. E stavolta parla anche il leader Giuseppe Conte, che su Facebook (qui il post) va all’attacco parlando di decisione ingiusta.
Scandalo vitalizi, il M5s: “Salvini ci spieghi perché li ha ridati ai condannati”
A schierarsi il capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Senato, che punta il dito contro i due esponenti della Lega che hanno votato a favore della decisione per Formigoni: “”Mi spiace senatore Salvini, ma la tecnica di scappare dalla domanda non funziona piu’ da tempo. L’Italia le sta chiedendo una cosa molto chiara. Perché la Lega, insieme a Forza Italia, ieri ha restituito il vitalizio a Roberto Formigoni e ad altri ex senatori condannati per reati gravi? Darsela a gambe davanti a questa grave responsabilità non serve a nulla. Lui dice di amare le piazze? Bene, vada in piazza a spiegare come si possano chiedere sacrifici ai ristoratori e alle partite Iva per poi concedere i vitalizi ai condannati per mafia e corruzione. C’è un Paese che lotta disperatamente per superare la pandemia e la Lega ieri sera ha offeso e deriso quei sacrifici”.
Il Movimento 5 stelle “non starà a guardare”, ha ‘avvertito’ Gianluca Perilli. “M5s darà battaglia. Lo faremo in Aula e in tutti quanti gli organismi in cui siamo presenti”. E ci saranno tutte le iniziative necessarie “per cercare di scongiurare questo vuoto gravissimo che consentirebbe a dei condannati, anche per reati gravi, di ricevere il vitalizio. Faremo delle delibere anche più restrittive, faremo delle leggi”. Con questa sentenza “si cerca di cancellare l’identità del Movimento 5 stelle e non lo permetteremo”.
E anche Conte va all’attacco: “Decisione profondamente ingiusta”
Attraverso i social parlano anche Di Maio e Conte. “Ieri l’organo di secondo grado di giustizia interna del Senato ha confermato la riassegnazione del vitalizio a Formigoni, nonostante la condanna definitiva per corruzione. Da non crederci, ma è successo davvero. In quest’organo non siedono componenti del M5s, e con il voto a favore di Lega e FI hanno di fatto assecondato il superamento della delibera che impediva ai condannati per reati gravi di percepire il vitalizio. Tra questi reati c’era appunto quello di corruzione. Lasciatemelo dire: è riprovevole”, scrive il ministro degli Esteri.
“Se poi consideriamo le difficoltà attuali di famiglie, imprenditori, autonomi, lavoratori a causa degli effetti della pandemia, ciò è ancora più grave”, aggiunge il ministro degli Esteri. “Così la politica si dimostra davvero fuori dal mondo. Mi appello a tutte le forze politiche: non facciamo passare sotto silenzio quanto accaduto. Tutti dimostrino coerenza e responsabilità”, aggiunge l’esponente pentastellato.
“E’ una decisione che considero erronea, che trasmette un messaggio profondamente negativo per i cittadini. Perché mina il delicatissimo rapporto di ‘fiducia’ con le istituzioni, tanto più in questo momento: il Paese sta faticosamente cercando di superare una drammatica pandemia, che ha fiaccato e messo in ginocchio moltissime attività economiche e creato difficoltà a tantissimi cittadini”, ‘attacca‘ Giuseppe Conte.
“Tra l’altro, una delibera dell’ex presidente Grasso del 2015 aveva stabilito che i condannati in via definitiva per alcuni gravi reati, tra cui quelli di corruzione, non avessero più diritto a percepire il vitalizio. Ma l’organo chiamato a decidere in primo grado sui vitalizi, invocando argomentazioni capziose, ha preferito disattendere tale determinazione”, prosegue l’ex presidente del Consiglio.
Lo scandalo della commissione contenziosa
“Purtroppo, sia all’interno della Commissione Contenziosa sia nel Consiglio di Garanzia, non siede alcun componente titolare esponente del Movimento 5 Stelle, la forza politica che da sempre si batte contro questo odioso ed anacronistico privilegio. Ritengo necessario che gli esponenti e le forze politiche che hanno preso questa decisione se ne assumano pubblicamente la responsabilità, attraverso una discussione trasparente e condivisa. Siamo certi che le altre forze politiche nulla avranno da obiettare e potranno spiegare agli italiani le motivazioni delle decisioni assunte”.
“Quanto al Movimento 5 Stelle, una cosa deve essere estremamente chiara: ricorreremo a qualsiasi strumento possibile perché questa decisione sia riconsiderata e, in generale, affinché la polemica sul vitalizio ai parlamentari, tanto più se condannati, resti solo un ricordo del passato. Qualcuno continuerà a chiamare questo nostro impegno populismo. Per noi è una battaglia di civiltà a garanzia e a tutela del prestigio e della credibilità delle istituzioni”, aggiunge il leader in pectore di M5s.