Il Governo tira dritto contro la violenza sulle donne. Un’accelerazione che arriva dopo il ddl già varato sul Codice rosso che rafforza la prevenzione, creando una corsia preferenziale alle denunce delle donne. “Occorre tuttavia intervenire duramente anche a livello sanzionatorio”, annuncia via Facebook il vicepremier Luigi Di Maio alla vigilia della Festa dell’8 marzo, già al lavoro con il ministro Alfonso Bonafede per aumentare le pene.
“E’ una battaglia di tutti. E’ una battaglia di civiltà – aggiunge -. Oggi (ieri, ndr) i giornali riportano di una donna picchiata fino ad essere uccisa dal marito a Catania e di un’altra, vittima della stessa sorte, a Napoli. Nei giorni scorsi abbiamo letto di stupri efferati. Lo stupro così come la violenza nei confronti di una donna è un atto vile. Chi si macchia di un gesto tale non è un uomo: è un mostro e un delinquente. Un criminale”.
E di fronte a reati di questo tipo le pene vanno inasprite. “Chi stupra o picchia non commette solo una violenza fisica, ma causa uno shock da cui a volte non ci si riprende mai più – prosegue Di Maio -. Chi stupra o colpisce una donna spezza una vita e ne distrugge altre. Bisogna aumentare le pene per ogni forma di violenza verso una donna. Sia nel minimo che nel massimo degli anni di galera previsti”. Inoltre “chi subisce una violenza e ha paura di denunciare deve essere protetta, mai abbandonata”.