di Stefano Sansonetti
Il ministro dell’interno, Anna Maria Cancellieri, prova ad ammorbidire lo scontro in atto con i Vigili del Fuoco. Per farlo adotta la strategia dei “saggi”, un po’ la soluzione sperimentata per altri fini dal presidente della repubblica, Giorgio Napolitano. La titolare del Viminale ha deciso di insediare un Comitato per la redazione di una proposta complessiva di riforma del Corpo. Ma i Vigili del Fuoco non ci stanno, pensando si tratti solo di un modo per prendere tempo. Come ha raccontato ieri La Notizia, l’ambiente è a dir poco in ebollizione. I Vigili hanno puntato l’indice su un decreto con cui il Viminale, alla fine del 2012, avrebbe tentato di esautorare i dirigenti interni del dipartimento attribuendo le loro funzioni ai prefetti, categoria di cui la stessa Cancellieri è un’esponente. Ne è partito un carteggio infuocato che non soltanto ha coinvolto il ministro e il capo del dipartimento, il prefetto Francesco Paolo Tronca, ma è arrivato anche sul tavolo del presidente del consiglio, Mario Monti, e del capo dello stato, Giorgio Napolitano.
Il Viminale, dal canto suo, ha cercato di difendere il suo provvedimento specificando che si tratta di una razionalizzazione della quota dei prefetti all’interno del dipartimento, che non comporterebbe tagli ai dirigenti interni. Ma la versione non ha convinto per niente i direttivi del Corpo, secondo i quali è vero che la manovra tende a razionalizzare il numero dei prefetti, ma così facendo sottrare funzioni ai dirigenti consegnando di fatto il dipartimento allo strapotere dei funzionari di estrazione prefettizia.
Lo scontro è arrivato a tale livello che i sindacati di categoria hanno indetto un’assemblea per il prossimo 18 aprile, dove la posta in gioco sarà molto alta. Il Corpo, infatti, ha già preparato una serie di rivendicazioni che ruotano tutte quante intorno a quella che per i prefetti è una proposta choc. Ovvero sganciare i Vigili del Fuoco dalla dipendenza prefettizia e farli divantare un Corpo autonomo come la Guardia di Finanza o il Corpo forestale dello stato. Oppure, se questo non fosse proprio possibile, la richiesta è quella di essere inquadrati come la Polizia di stato, che però ha un capo che viene dall’interno. La situazione, ormai, si è trasformata nella più classica delle patate bollenti, che la Cancellieri vorrebbe volentieri cedere al suo successore al timone del Viminale.
@Ssansonetti