La terza dose o dose booster sarà estesa ai giovani tra i 16-17 anni e gli adolescenti fragili tra i 12-15. Lo prevede la circolare del ministero della Salute firmata oggi dal direttore generale della Prevenzione, Gianni Rezza. Lo stesso provvedimento, annunciato ieri dal Consiglio dei ministri (leggi l’articolo), che riduce a 4 mesi, dai 6 di prima il tempo che dovrà trascorrere dal termine del primo ciclo. Le dosi potranno essere somministrate a partire dal 27 dicembre.
L’Aifa – secondo quanto si apprende – si pronuncerà su tutti gli adolescenti tra 12-15 anni entro il mese di gennaio. Stesse tempistiche di quelle previste per gli over 18 per la dose booster a tutti soggetti della fascia di età 16-17 anni e ai soggetti della fascia di età 12-15 anni con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti o preesistenti.
“Visto il parere della Commissione Tecnico Scientifica di Aifa – si legge nella circolare del ministero della Salute-, si rappresenta che, nell’ambito della campagna di vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID19 è raccomandata la somministrazione di una dose di vaccino Comirnaty di Pfizer/Biontech, al dosaggio di 30 mcg in 0,3 ml, come richiamo (booster) di un ciclo primario, indipendentemente dal vaccino utilizzato per lo stesso a tutti soggetti della fascia di età 16-17 anni e ai soggetti della fascia di età 12-15 anni con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti, con le stesse tempistiche previste per i soggetti a partire dai 18 anni di età”.
“Si specifica – si legge ancora nella Circolare firmata da Rezza- che restano valide le priorità di accesso alla vaccinazione e le raccomandazioni relative ai soggetti a partire dai 18 anni di età”.
“Alla luce delle attuali evidenze sull’impatto epidemiologico correlato alla maggiore diffusione della variante B.1.1.529 (Omicron) – si legge ancora nella circolare con riferimento alla terza dose – e sulla efficacia della dose booster nel prevenire forme sintomatiche di Covid-19 sostenute dalla citata variante, al fine di estendere gradualmente l’offerta del richiamo vaccinale e nel rispetto del principio di massima precauzione, si rappresenta che la somministrazione della dose di richiamo (booster) a favore dei soggetti per i quali la stessa è raccomandata, con i vaccini e relativi dosaggi autorizzati, sarà possibile dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi (120 giorni) dal completamento del ciclo primario o dall’ultimo evento (da intendersi come somministrazione dell’unica/ultima dose o diagnosi di avvenuta infezione in caso di soggetti vaccinati prima o dopo un’ infezione da SARS-CoV-2, in base alle relative indicazioni)”.