La Sea Watch 3 nel pomeriggio di oggi, e dopo 12 giorni trascorsi in mare, ha avuto indicazione di dirigersi verso il porto di Catania. La scelta, hanno fatto sapere fonti del Viminale, è stata determinata dalla presenza nel capoluogo etneo di centri specializzati a garantire un’adeguata accoglienza ai 15 minori non accompagnati presenti sulla nave.
I maggiorenni, invece, saranno immediatamente trasferiti all’hotspot di Messina per essere identificati e successivamente redistribuiti tra gli 8 paesi che hanno accettato di accoglierli. La nave della Ong tedesca era rimasta per giorni al largo delle coste siciliane. I migranti a bordo erano stati soccorsi il 19 gennaio scorso in acque libiche.
“Missione compiuta! Mentre gli altri chiacchierano e denunciano, la nostra linea della fermezza ha portato otto paesi europei (Germania, Lussemburgo, Romania, Francia, Portogallo, Lituania, Malta e Spagna) a farsi carico dell’accoglienza degli ospiti a bordo della Sea Watch3” ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Dei 47 migranti, ha spiegato ancora Salvini, “in Italia ne resteranno uno o due”.
“Rimane l’auspicio che l’autorità giudiziaria – ha aggiunto il vicepremier – prenda in considerazione le ripetute irregolarità a carico della Ong tedesca, mentre sottolineo con rammarico l’assoluta mancanza di collaborazione del governo olandese nonostante lo yacht (perché così è registrato in Olanda) navighi con la bandiera di quel paese”.
“L’Ue – ha commentato su Twitter il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Danilo Toninelli – ha ceduto e i migranti della SeaWatch saranno distribuiti in diversi Paesi tra cui Francia, Lussemburgo e Germania. Ingranata la marcia giusta verso equa ripartizione di responsabilità. L’Italia torna ad alzare la testa in Europa”.