Via libera alla Manovra, ma è vietato fare domande a Giorgia Meloni. Alla fine del suo intervento, durante la conferenza stampa dedicata all’approvazione alla legge di bilancio in Consiglio dei ministri (qui il video), la premier non ha risposto alle domande dei giornalisti, spiegando che era attesa a un incontro con il re Abdullah II di Giordania. “Scusatemi se non posso rimanere. Le cose si sono incastrate un po’ così”, ha detto la presidente del Consiglio lasciando la parola ai suoi vice Tajani e Salvini e al ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.
Non era mai successo che un premier non rispondesse alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa di presentazione della Manovra
Negli ultimi dieci anni, sottolinea Pagella Politica, non era mai successo che un presidente del Consiglio non rispondesse alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa di presentazione della Manovra. Con Meloni, invece, non è la prima volta che accede. Lo scorso 27 settembre il governo ha approvato la Nadef, ma anche in quell’occasione la presidente del Consiglio non ha partecipato alla conferenza stampa. Lo scorso anno, la stessa Meloni, ricorda ancora Pagella Politica, era stata criticata per la gestione della conferenza stampa del 22 novembre 2022 sulla legge di Bilancio per il 2023. In quell’occasione la premier aveva avvisato che l’incontro con la stampa si sarebbe dovuto concludere dopo poche domande perché doveva presenziare all’Assemblea nazionale di Confartigianato.
Tutti i predecessori di Meloni dal 2013 in poi hanno sempre risposto alle domande sulla legge di Bilancio
Pagella Politica segnala che dal 2013 in poi tutti i predecessori di Meloni hanno risposto alle domande sulla legge di Bilancio in conferenza stampa. Il 28 ottobre 2021 il presidente del Consiglio Mario Draghi ha risposto presentando la Manovra per il 2022, così come aveva fatto l’anno prima, il 19 ottobre 2020, il suo predecessore Giuseppe Conte. Il 16 ottobre 2017 aveva fatto lo stesso anche l’allora premier Paolo Gentiloni, presentando la legge di Bilancio per il 2018. Stesso discorso vale per il suo predecessore, Matteo Renzi, con la legge di Bilancio 2017 e le precedenti del 2016 e 2015. Come loro, non si era sottratto alle domande neanche Enrico Letta, nel 2013 e nel 2014.