C’è confusione sotto al cielo sullo stop all’obbligo di mascherine dal 15 giugno. Rimangono, al solito, le incertezze dell’ultimo minuto e affiorano alcune domande. Il simbolo della lotta al coronavirus non dovrà più essere indossato al cinema, in teatro o agli eventi sportivi al chiuso e agli esami di maturità. Ma proprio domani, nel giorno del “liberi tutti”, il Consiglio dei ministri potrebbe apportare alcune modifiche.
Addio mascherine al chiuso
Ad annunciare la svolta, nei giorni scorsi, era stato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa: “Il 15 giugno credo che andremo a rimuovere le ultime misure restrittive come le mascherine al chiuso. Tuttavia c’è ancora una riflessione che riguarda i mezzi di trasporto. Per tutti gli altri luoghi (cinema, teatri, manifestazioni sportive al chiuso) le mascherine verranno tolte e non ci sarà più l’obbligo ma ci sarà la raccomandazione. Dopo due anni, credo sia giunto il momento di dare fiducia ai cittadini. C’è una consapevolezza diversa”.
Il ministro della Salute Roberto Speranza però spinge per prorogare l’obbligo delle mascherine a bordo dei mezzi di trasporto pubblico, sia nazionali che locali. Il sottosegretario Costa in un’intervista a Radio Capital conferma che “l’ipotesi è di prevedere un prolungamento dell’utilizzo della mascherina fino a fine settembre. Sono luoghi spesso particolarmente affollati e avere ancore un po’ di prudenza può essere positivo. Così come per gli ospedali e le Rsa dice si va verso un prolungamento dell’obbligo fino a fine settembre”.
A confermare le intenzioni del Governo è anche Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e tra i consulenti scientifici più stretti del ministro della Salute Speranza: “Possiamo liberarci dalla mascherina in questa fase in alcuni contesti, credo che vi sarà un orientamento di conferma sul trasporto pubblico, sui treni a lunga percorrenza e forse ma non è detto sugli aerei”, ha detto l’ex presidente del Comitato tecnico scientifico sciolto a fine marzo.
In questo labirinto di regole infatti dal 16 maggio scorso l’Agenzia europea della sicurezza aerea ha eliminato l’obbligo di mascherine sui voli e negli aeroporti, sempre che i Paesi europei non prevedano regole diverse come nel caso dell’Italia dove finora è rimasto l’obbligo. Per gli esami di maturità si è passati, come nelle recenti votazioni, alla paternalistica “raccomandazione”.
Mentre si resta in attesa del decreto (e delle circolari che di corsa i dirigenti scolastici dovranno applicare nei propri istituti) per gli esami di maturità qualcuno fa notare che forse sarebbe il caso di preoccuparsi anche per la riapertura delle scuole a fine estate, magari provando a non fallire per la terza volta consecutiva con la ventilazione meccanizzata nelle classi (soluzione poco costosa eppure mai seriamente presa in considerazione) e con una reale organizzazione dei trasporti e del distanziamento.
Covid, contagi in risalita
Intanto i dati settimanali raccontano di un quarto di casi in più, passando da 114.426 nuovi positivi a 144.333. Secondo gli esperti potrebbe essere l’effetto della sottovariante Omicron 5.
Malissimo la somministrazione della quarta dose: -55,8% per gli immunocompromessi e -56,2% e per gli altri soggetti fragili. Intanto in Portogallo si registra una risalita delle diagnosi da meno di 9mila al giorno a oltre 29mila in poco più di un mese mentre il ministro della salute in Germania parla di nuova ondata di Covid prevedibile e consiglia di indossare mascherine e fare la quarta dose.
La sensazione, ancora una volta, è che le decisioni vengano prese su una base emotiva ben lontana dai numeri. La strategia è sempre quella di incrociare le dita.