C’era un italiano, un portoghese e uno spagnolo…Ecco potrebbe sembrare l’incipit di una barzelletta e invece è la sintesi di quella che sarà la sfida che animerà quest’anno la Premier League, pronta a partire. La caccia al Chelsea di Antonio Conte è aperta; ma quest’anno le due di Manchester, il Liverpool, il Tottenham e l’Arsenal sono più favorite dei Blues ai nastri di partenza.
Impossibile però non partire dal Chelsea di Conte. Il mercato ha regalato Alvaro Morata, Antonio Rudiger e TIemoué Bakayoko. Nomi insufficienti, però, a detta dello stesso ex ct italiano, tanto da aver detto chiaramente che così non si potrà aspirare a ripetere la gloriosa stagione, specie se si considera che quest’anno, con la Champions League, gli impegni per i giocatori saranno maggiori. È facile quindi immaginare che da qui al 31 agosto può arrivare ancora qualche sorpresa.
Le prime rivali dei Blues saranno le due di Manchester: lo United ha rifatto l’attacco affidandolo all’uomo da 75 milioni di sterline Lukaku e con Matic e Lindelof si prepara a lottare fino alla fine per il titolo. Vedremo se basterà. Certo, sappiamo bene che José Mourinho (vedi l’esperienza all’Inter) al secondo anno va sempre meglio del primo, ma è anche vero che l’esordio ufficiale con il Real in Supercoppa europea non fa ben sperare.
La parte blu di Manchester invece riparte da Pep Guardiola, che ha deciso di aggiornare completamente il reparto difensivo spendendo oltre 100 milioni per Danilo, Walker e Mendy. Davanti sarà interessante vedere come andranno Aguero e Gabriel Jesus, pronti a prendersi i titoli.
E poi le altre: il Tottenham di Pochettino ha tenuto tutti i suoi gioielli (Kane su tutti) senza fare grandi acquisti, puntando sul gruppo giovane. Il Liverpool di Klopp, che ha preso Salah ma ora rischia di perdere Coutinho, ha un reparto offensivo da 110 e lode, ma non convince ancora a pieno la tenuta difensiva. Infine l’Arsenal: nonostante le polemiche, Wenger è rimasto e si è regalato Lacazette dal Lione e Kolasinac. Difficile possa bastare per competere con le altre. Ma le sorprese, si sa, in Premier League sono sempre dietro l’angolo.