Rivoluzionare il settore del Trasporto pubblico locale in Italia, trasformandolo in un sistema efficiente, competitivo e soprattutto sostenibile. È l’obiettivo tratteggiato nel position paper messo a punto da Assolombarda con il quale l’associazione illustra un corposo pacchetto di proposte per riformare la transizione ecologica, la mobilità sostenibile, l’innovazione tecnologica e lo sviluppo del Trasporto Pubblico Locale non solo in Lombardia ma in tutto il Paese.
Verso un Trasporto pubblico locale competitivo e sostenibile
Il position paper incentrato sul Trasporto pubblico locale sostenibile è stato presentato dal presidente del Gruppo Trasporti, Logistica e Infrastrutture Assolombarda, Alessandro Fidato. “Nello sviluppo del trasporto pubblico, il PNRR rappresenta una leva strategica sia per favorire la transizione ecologica dei mezzi che per favorire lo shift modale”, ha constatato Fidato. E ha aggiunto: “Tuttavia, al 2033 solo il 50% dei mezzi pubblici in Italia sarà nuovo e l’anzianità media passerà dagli attuali 12,3 anni a 14,4 anni contro i 7-8 anni dei principali Paesi europei. Il Trasporto pubblico locale rappresenta un asset strategico per lo sviluppo delle città e un fattore di crescita per l’attrattività dei nostri territori e del sistema economico tutto. Una mobilità efficiente è fondamentale per permettere al territorio di funzionare e di svilupparsi, di attrarre persone e investimenti”.
“Con questo spirito abbiamo voluto elaborare una serie di proposte operative che possano rendere il Trasporto pubblico locale più efficiente, moderno e sostenibile. Per realizzare le proposte, è necessario però fare sistema: solo con un’azione complessiva e condivisa di tutti gli attori in gioco si può realmente incidere per affrontare i cambiamenti connessi alle nuove sfide che ci attendono, fra cui in primo luogo quella della transizione green”, ha spiegato il presidente del Gruppo Trasporti, Logistica e Infrastrutture Assolombarda.
Assolombarda a lavoro sulla transizione Green
Per incrementare la sostenibilità del Trasporto pubblico locale in Italia, Assolombarda ha elaborato oltre 30 proposte, tutte contenute nel position paper dedicato al futuro del settore. Tra queste, ad esempio, figurano decision makers, mobility manager di area e aziendali per migliorare e razionalizzare dove serve l’offerta di trasporto; integrazioni tariffarie tra vettori, semplificazione delle tariffe; realizzazione dei potenziamenti ferroviari previsti per le connessioni agli aeroporti; coordinamento tra operatori del TPL, risorse pubbliche anche per l’acquisto di mezzi elettrici o ibridi elettrici per i servizi negli ambiti suburbani ed extraurbani.
Le iniziative ipotizzate dall’associazione guardano con attenzione le politiche europee e nazionali più moderne sulla sostenibilità come il passaggio ad alimentazioni alternative dei mezzi del TPL mediante il rinnovo del parco veicoli, sullo shift modale e sullo sviluppo infrastrutturale che prevede un ammodernamento tecnologico delle infrastrutture da adeguare agli standard di sicurezza, velocità, comfort e capillarità.
Alla luce di un’analisi condotta in tempi recenti, è emerso che il 10% di shift modale può eliminare circa 350.000 auto dalle strade entro il 2026 nelle province di Milano, Monza Brianza, Pavia e Lodi. Il dato corrisponde a circa il 12% del parco veicoli attuale, producendo una riduzione di almeno 1,5 milioni di tonnellate di CO2 nel periodo stimato.
Strategie per un Trasporto pubblico locale sostenibile
Il position paper di Assolombarda, poi, indica tre driver che possono consentire il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla società. Il primo driver consiste nella realizzazione e nello sviluppo di una filiera per l’innovazione tecnologica dei mezzi di trasporto che, allo stato attuale, risulta essere sostanzialmente inesistente. Un secondo driver strategico riguarda il rafforzamento delle infrastrutture fisiche e digitali a supporto dei servizi di mobilità per migliorare l’accessibilità ai servizi di TPL. Un ultimo fattore cruciale, poi, rimanda alla necessità di adeguare il quadro normativo di riferimentoper l’operatività delle imprese del settore.
È necessario, quindi, affrontare i cambiamenti legati alle nuove tendenze di mobilità e al profondo cambiamento delle abitudini legate allo spostamento delle persone che si sono imposti sulla scena con l’avvento della pandemia. A questo, si aggiungono anche le diverse esigenze della transizione energetica. Dare vita a un sistema moderno di trasporto pubblico e di mobilità collettiva e intermodale capace di adeguarsi con flessibilità e rapidità ai cambiamenti sociali, realizzando uno sviluppo sociale industriale sostenibile, rappresenta il passo più importante da affrontare in materia di TPL.