Vera Mudra è l’ennesima vittima di femminicidio per mano del marito. La donna aveva origini ucraine e si era trasferita in Italia per aiutare la sua famiglia economicamente.
Vera Mudra, chi era la donna
Vera Mudra aveva 59 anni quando è stata uccisa del marito. DI origini ucraine, viveva dopo 40 anni a Rimini per migliorare le sue condizioni economiche e dare un aiuto ai figli che si trovano nel suo paese di origine. La morte di Mudra rientra nei tanti casi di femminicidio che si sono consumati solo nel 2023.
Mudra a Rimini aveva trovato lavoro come badante e conosce un giorno l’uomo che poi sposerà: Giovanni Laguardia. I primi anni sembrano trascorrere serenamente poi tra tradimenti e discussioni di natura economica, fanno precipitare il rapporto tra i due.
Uccisa dal marito con 18 martellate
Vera è stata uccisa dal marito Giovanni con 18 martellate. L’uomo avrebbe poi dichiarato di avere commesso il delitto per motivi economici: ” Non ce la facevo più, voleva sempre più soldi da me. Si lamentava sempre che io non le davo abbastanza soldi, lei li mandava sempre ai suoi tre figli che stanno in Ucraina“.
Di tutt’altro avviso i legali della famiglia di Mudra: “Non è vero, come lui ha sostenuto, che Vera chiedeva soldi al marito per aiutare i figli avuti da una precedente relazione, anche perché parliamo di persone autosufficienti. Di tanto in tanto Vera mandava dei soldi ai figli rimasti in Ucraina ma più che altro per compensare la sua assenza. Lei non chiedeva al marito soldi per i figli, gli rimproverava di trascorrere la sua vita davanti alla televisione quando invece avrebbe potuto rimettersi a lavorare. Ma non si trattava di richieste economiche. Vera aveva preso appuntamento da un avvocato per chiedere la separazione, dopo aver scoperto che il marito l’aveva tradita“. Nel dicembre 2023, Laguardia è stato condannato definitivamente a 23 anni di carcere per omicidio volontario