Le forze di sicurezza in Venezuela hanno sparato gas lacrimogeni e proiettili di gomma contro le persone che protestavano per il risultato elettorale di domenica. Il presidente Nicolas Maduro ha affermato di aver vinto ma l’opposizione contesta questa dichiarazione come “fraudolenta”. Scontri e arresti in diverse città, ci sarebbero almeno 3 morti e quasi 50 feriti. Migliaia di persone – riferiscono i media locali – sono scese nel centro di Caracas, alcune camminando per chilometri dalle baraccopoli sulle montagne che circondano la città verso il palazzo presidenziale.
In Venezuela scontri e arresti in diverse città. A Caracas le milizie chaviste si sono concentrate intorno al palazzo presidenziale
Le milizie chaviste si sono concentrate intorno al palazzo presidenziale Miraflores, a Caracas, pronte a “difendere il presidente Nicolas Maduro”, secondo quanto riporta la tv pubblica Venezolana de Television, mentre nella capitale e nel resto del Paese proseguono le manifestazioni di protesta, dopo la proclamazione della vittoria di Mauro alle elezioni di domenica.
“Se vogliono generare violenza, ci troveranno qui. Siamo pronti a difendere il palazzo, la Costituzione e la vittoria del presidente”, ha dichiarato vicepresidente del Partito Socialista Unito del Venezuela (Psuv), Diosdado Cabello, considerato uno degli uomini forti dell’establishment.
Uno studente di 30 anni è morto a Maracay, colpito al petto da un proiettile di gomma
Secondo il direttore dell’ong Foro Penal, che si occupa della difesa dei prigionieri politici, una persona è rimasta uccisa nelle proteste avvenute nello Stato di Yaracuy, nel nord-ovest del Venezuela. “Almeno una persona è stata uccisa a Yaracuy e 46 persone sono state detenute”, ha scritto su X Alfredo Romero. Secondo Encuesta nacional de hospitales, agenzia che monitora la situazione ospedaliera nel Paese, le vittime sarebbero almeno tre e 44 i feriti. Encuesta nacional de hospitales riferisce che la maggior parte degli incidenti si è verificato nello stato settentrionale di Aragua. Secondo quanto riferiscono i media locali, una delle vittime è uno studente di 30 anni colpito al petto da un proiettile di gomma a Maracay, capitale di Aragua.
L’opposizione: “Abbiamo raccolto più del 73% dei voti, e il nostro presidente eletto è Edmundo Gonzalez”
“Abbiamo grandiose informazioni da condividere. Voglio dire a tutti i venezuelani e democratici del mondo che abbiamo già il modo per provare la verità”, ha affermato la leader dell’opposizione, Maria Corina Machado, in una conferenza stampa congiunta con l’ambasciatore Edmundo Gonzalez Urrutia, portabandiera della Piattaforma unitaria democratica alle elezioni che si sono tenute domenica. “Le schede infatti, dopo essere state verificate e digitalizzate, sono state messe in un portale web robusto. Un portale a cui l’elettore venezuelano può accedere inserendo i propri dati personali e in cui potrà trovare la propria scheda, in modo tale che ciascun elettore potrà validare il proprio voto e vedere se corrisponde con quello che è stato inserito”. “Ci sono già vari leader del mondo – ha detto la leader di opposizione – che stanno consultando questo portale, proprio mentre stiamo parlando”. Machado ha poi affermato che “abbiamo raccolto più del 73% dei voti, e il nostro presidente eletto è Edmundo Gonzalez”, sottolineando che i voti per Edmundo Gonzalez Urrutia superano i 6,5 milioni, mentre quelli per Nicolas Maduro sono 2.759.256.