dalla Redazione
Davide Vannoni. Il presidente della Stamina Foundation, al centro di inchieste giudiziarie e polemiche, è stato rinviato a giudizio al termine dell’udienza preliminare del processo in cui è accusato di tentata truffa ai danni della Regione Piemonte. Nel 2008 il professore di filosofia, secondo l’accusa, avrebbe chiesto un finanziamento di 500 mila euro per la sua fondazione. Le risorse dovevano servire per aprire un laboratorio di ricerca sulle cellule staminali. Inizialmente stanziata, la somma fu poi bloccata in un secondo momento dall’assessore regionale alla Ricerca dell’epoca, Andrea Bairati. Secondo il pm Giancarlo Avenati Bassi, infatti, la fondazione non aveva il titolo di Onlus, dalla cui anagrafe è stata cancellata lo scorso 3 febbraio dall’Agenzia delle Entrate del Piemonte. Inoltre gli esperti russi citati nella richiesta di finanziamento non avevano – sempre per l’accusa – sufficienti pubblicazioni accademiche. L’adesione di tre esperti al comitato scientifico della stessa fondazione, infine, non sarebbe in realtà mai avvenuta. Di qui, appunto, l’ipotesi di tentata truffa per Vannoni, che in un altro procedimento della stessa procura di Torino è indagato dal procuratore Raffaele Guariniello per associazione a delinquere, truffa e somministrazione di farmaci pericolosi. Per l’accusa, la tentata truffa è un reato che si prescrive nell’aprile 2016. Di parere diverso l’avvocato Roberto Piacentino, difensore di Vannoni, secondo cui il termine è invece anticipato a metà 2015.