“La teoria avanzata dal generale Vannacci, secondo cui l’identità italiana risale a 8.000 anni fa, al periodo del Neolitico, è semplicemente ridicola e grottesca”. È quanto afferma il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, a proposito delle esternazioni contenute nel libro del generale, Roberto Vannacci.
Bonelli: “Scandaloso che Vannacci possa ancora indossare la divisa, va radiato dalle Forze Armate”
“Si è italiani secondo i principi fondamentali della nostra Costituzione – aggiunge l’esponente di Avs -, che riconosce tutti i cittadini, indipendentemente dal colore della pelle o dall’origine etnica, come parte integrante del tessuto sociale italiano”.
“È scandaloso – aggiunge Bonelli – che Vannacci possa ancora indossare la divisa, va radiato dalle Forze Armate e siccome ha deciso di fare politica, come da lui stesso confermato, lasci la divisa. Se ciò ancora non è avvenuto è perché il silenzio della premier Meloni può significare solo una cosa: condivisione”.
“Quando ho ricevuto e accettato l’invito non sapevo che la kermesse avesse una connotazione politica. Sto accettando inviti da parte di tutte le testate che me lo chiedono perché non ho pregiudizi nei confronti di nessuno visto che la mia pubblicazione non è politica” ha detto all’Adnkronos il generale Vannacci commentando la decisione di partecipare come ospite a La Piazza, kermesse politica di Affaritaliani, aggiungendo che non sapeva neppure ci fossero tra gli altri ospiti della serata i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro per gli Affari Europei, Raffaele Fitto.
“Non lo sapevo nella maniera più assoluta”, assicura confermando la sua partecipazione all’appuntamento: “Io quando dò una parola in genere la mantengo quindi se ho preso un impegno lo mantengo, ma non vedo neppure per quale motivo non dovrei andare – osserva Vannacci. Se ci fosse stato Piero Fassino o altri ci sarei andato lo stesso”.
“Faccio il soldato, come persona prudente e saggia non chiudo mai le porte”
Il generale ribadisce che tuttavia questo non significa una discesa in campo anche se nel futuro mai dire mai: “Faccio il soldato, come persona prudente e saggia non chiudo mai le porte, ma non solo rispetto alla politica: se uno, un domani, mi chiedesse di fare l’imprenditore e la cosa mi dovesse piacere perché dovrei rifiutare in anticipo? Non è saggio. Mi piace il mio lavoro e fare il soldato, ma qualora avessi un domani intenzione di cambiare idea prenderò in esame tutte le opportunità che mi si preparano davanti”.