Dopo la disastrosa alluvione, a Valencia si continua a scavare tra il fango e le macerie per salvare qualche vita umana. Mentre il bilancio delle vittime continua a salire, arrivando a quota 207 morti accertate, l’unica buona notizia è quella riportata dai media spagnoli secondo cui nella cittadina di Sedaví, nella regione di Valencia, dieci donne, operatrici nella casa di riposo della città, hanno salvato 124 anziani dall’alluvione, trasportandoli per le scale, e facendoli arrivare al secondo piano dell’edificio.
La casa di riposo si stava allagando la notte dell’alluvione, le dipendenti hanno raccontato ai media locali tra cui il Levante, che l’acqua stava piano piano salendo. L’ascensore era fuori servizio e così le dieci donne hanno deciso di trasportare gli anziani, alcuni anche molto pesanti, per le scale, salvando a tutti la vita.
Valencia, sale a 207 il bilancio delle vittime dell’alluvione. Il ministro dell’interno spagnolo: “Mancano all’appello 1900 persone”
Dal 30 ottobre, giorno in cui si è verificata la catastrofe, sono già “207 le vittime accertate” ma “è ragionevole pensare che avremo altri morti” anche perché mancano all’appello “1.900 dispersi”, anche se “è impossibile conoscere il numero di persone scomparse e non sarebbe saggio da parte mia fornire una cifra”. A dirlo è il ministro dell’Interno, Fernando Grande-Marlaska, nel corso del programma Hora 25 di Cadena SER.
“I dati di 1.900 persone scomparse sono le chiamate che il 112 riceve dicendo che non riescono a trovare i loro parenti, ma questo è dovuto per lo più a difetti di comunicazione. Inoltre, le persone che finalmente trovano i loro parenti non lo denunciano, quindi non possiamo fare previsioni di questo tipo. Valutazioni in questo senso ci porterebbero all’errore e non genererebbero fiducia”.