Non una e neanche due. Saranno almeno 4 le mozioni che nei prossimi giorni approderanno in Parlamento per chiedere al Governo lo scioglimento di Forza Nuova e delle altre formazioni neofasciste. Una vera e propria guerra di mozioni, scaturita dai fatti che sabato hanno scosso la Capitale (leggi l’articolo).
La discussione inizierà al Senato, mercoledì 20 ottobre alle 14.30, dove verranno discusse le mozioni presentate da Pd, M5S, Italia viva e LeU (leggi l’articolo). A deciderlo è stata la Capigruppo del Palazzo Madama. Lo stesso giorno saranno depositate altre mozioni, da parte del Centrodestra, per condannare la violenza politica in generale e contro ogni totalitarismo.
“La questione è all’attenzione nostra e dei magistrati che stanno continuando le indagini e formalizzando le loro conclusioni. Noi stiamo riflettendo” ha detto detto, invece, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, al termine della riunione straordinaria dei leader del G20 sull’Afghanistan, rispondendo a una domanda dei giornalisti sullo scioglimento di Forza Nuova.
È sempre al Senato, come ha stabilito anche in questo caso la Conferenza dei capigruppo, martedì 19 ottobre alle 16.30, la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, riferirà sugli scontri avvenuti sabato scorso a Roma.
Anche la conferenza dei capigruppo della Camera ha calendarizzato per martedì 19 ottobre, alle 14, l’informativa ministra Lamorgese e per mercoledì 20 la discussione sulla mozione, a prima firma della capogruppo del Pd Debora Serracchiani, riguardante lo scioglimento “di Forza nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana”.