L’Europa imita l’America e porta i dazi sulle auto cinesi dal 15% al 48%. Per me è un’altra decisione scellerata, come le sanzioni alla Russia, e si ritorcerà contro di noi.
Eliseo Montini
via email
Gentile lettore, temo lei abbia ragione. L’Europa per viltà non rinuncia al ruolo masochista di maggiordomo degli Usa. La Germania, grande produttrice di auto, come al solito piange ma non ferma l’ennesima follia. Per l’America è facile: in Cina non si vendono auto americane e le auto cinesi quasi non si vendono in Usa. Biden ha portato i dazi dal 25% al 100%. Trump dice che li porterà al 200%. Ma sono dazi sul nulla. Le auto europee invece hanno nella Cina il loro più grande mercato mondiale. Se Pechino applicherà dazi simmetrici, addio industria dell’auto, trave portante dell’architettura economica europea. La verità è che, come le folli sanzioni alla Russia, tutto questo risponde alle mire egemoniche degli Usa. Nel loro piano strategico prima va svenata la Russia (azione già in corso) e poi va aggredita la Cina, sul piano economico e successivamente sul piano militare. Gli Usa si preparano da molto tempo. Lo dimostrano lo spostamento di navi, armi e uomini nella zona Asia-Pacifico, l’alleanza Aukus con Uk e Australia, il rafforzamento delle basi militari in Giappone e Corea, la costruzione di quattro nuove basi nelle Filippine, ecc. La verità l’ha scritta Samuel P. Huntington, l’autore del famoso libro Scontro di civiltà: “L’Occidente ha conquistato il mondo non per la superiorità delle sue idee o valori, bensì per la superiorità nell’esercitare la violenza organizzata”. È tutto spiegato in queste parole.
Inviate le vostre lettere a: La Notizia – 00195 Roma, via Costantino Morin 34 redazione@lanotiziagiornale.it