Il M5S, primo in Italia a sollevare il tema (leggi l’articolo), “continuerà a sollecitare in ogni ambito la sospensione temporanea dei brevetti, unica soluzione per aumentare la produzione dei vaccini e permettere l’accesso alle dosi anche ai Paesi a medio-basso reddito”.
“I dati delle vaccinazioni Covid – aggiungono in una nota le deputate e i deputati del M5S in commissione Affari sociali – in alcuni Paesi del sud del mondo, a cominciare dall’Africa, destano grande allarme: ci sono Paesi come Kenya, Somalia, Nigeria, Congo, Senegal dove è stato immunizzato meno del 10% della popolazione. A livello globale, le nazioni più ricche si sono assicurate almeno 7 miliardi di dosi, contro i 300 milioni di vaccini attualmente consegnati o promessi agli Stati più poveri”.
“In queste condizioni – affermano ancora dal M5S -, appare assolutamente improbabile che si raggiunga il target indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità di un 40% di popolazione globale vaccinato entro la fine dell’anno. Il MoVimento 5 stelle, primo in Italia a sollevare il tema, continuerà a sollecitare in ogni ambito la sospensione temporanea dei brevetti, unica soluzione per aumentare la produzione dei vaccini e permettere l’accesso alle dosi anche ai Paesi a medio-basso reddito”.
“Oggi – continua la nota del M5S – anche la Global Nurses United, Ong che rappresenta oltre 2,5 milioni di operatori sanitari e i sindacati degli infermieri di 28 Paesi di tutto il mondo, chiede di modificare le regole sui diritti di proprietà intellettuale per i vaccini. Noi ci appelliamo al presidente del Consiglio Mario Draghi affinchè porti in ogni consesso internazionale, a partire dalle prossime riunioni dell’Organizzazione mondiale del Commercio, la voce dell’Italia: il tema della sospensione dei brevetti deve essere la priorità nei tavoli internazionali”.
“La battaglia sui brevetti – concludono dal M5S – è una questione di equità e giustizia. Ma anche di salute internazionale: senza una vaccinazione di massa a livello globale, alla variante Omicron ne seguiranno molte altre e la fine della pandemia si allontanerà sempre di più. Dobbiamo comprendere che in tempi di pandemia occorrono misure straordinarie”.