Usura, spaccio e corruzione a Napoli: 11 arresti, coinvolto un carabiniere. Tra le vittime c’è anche il calciatore Bruscollotti

Arrestati undici indagati a Napoli, tra cui anche un carabiniere, per i reati di usura, spaccio e corruzione.

Usura, spaccio e corruzione a Napoli: 11 arresti, coinvolto un carabiniere. Tra le vittime c’è anche il calciatore Bruscollotti

Scattati undici arresti, compreso un carabiniere, per usura, spaccio e corruzione a Napoli. Tra le vittime della camorra c’è anche l’ex calciatore Giuseppe Bruscolotti.

Usura, spaccio e corruzione a Napoli: 11 arresti, coinvolto un carabiniere

Il comando provinciale dei carabinieri di Napoli, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, ha concotto undici arresti per usura, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Inoltre, è stato riscontrato anche il reato di detenzione illegale di armi comuni da sparo. Tutti i reati sono aggravati dalla finalità di favorire il clan di camorra “Baratto-Volpe” attivo ne quartiere partenopeo di Fuorigrotta. Il clan gravita nella sfera di influenza e controllo del cosiddetto “Sistema”, noto anche come “Alleanza di Secondigliano”.

Secondo quanto riferito dai militari, tra gli indagati “figura un appartenente all’Arma dei Carabinieri” che dovrà rispondere all’accusa di aver commesso il “delitto di corruzione per il compimento di un atto contrario ai doveri di ufficio”.

Tra le vittime c’è anche il calciatore Bruscolotti

Con il procedere delle indagini, gli investigatori hanno individuato nove casi di usura commessi ai danni di esercenti attività imprenditoriali. Nei confronti delle sventurate vittime, gli indagati pare abbiano applicato tassi di interesse variabili tra il 25% e il 40%.

Ostaggio degli indagati per usura, anche l’ex calciatore azzurro Giuseppe Bruscolotti, difensore del Napoli al tempo di Diego Armando Maradona al quale cedette la fascia di capitano.

Sulla base delle informazioni sinora diffuse, pare che la camorra applicasse interessi del 20% all’ex calciatore. Un tasso considerato “benevolo” in quanto “si trattava del capitano del Napoli”. È quanto emerge dal quadro delineato da un collaboratore di giustizia rispetto all’inchiesta dei carabinieri sul giro d’usura scoperto a Fuorigrotta.

Gli inquirenti hanno anche riferito che la camorra avrebbe preteso tassi annuali vertiginosi superiori al 40% da Bruscolotti che gestisce un’agenzia di scommesse nel quartiere. Dopo essere finito in stato di necessità, l’ex calciatore avrebbe chiesto in prestito al clan Volpe 65 mila euro.

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