Almeno 346. Tanti sono gli afroamericani uccisi dalla Polizia americana nel corso del 2015. I dati sono stati raccolti da Mapping Police Violence, un collettivo di ricercatori americani che raccoglie ed elabora i dati su tali casi.
Un numero elevato, dunque, non c’è che dire. Tanto che, dati alla mano, per gli afroamericani, la probabilità di essere uccisi dalla polizia è tre volte maggiore che per i bianchi.
Ma c’è di più: nel 2015 nel 97% dei casi di uccisione, nessun poliziotto coinvolto è stato incriminato.
Passando all’anno in corso, quello che pare è che fine anno avremo numeri ancora più drammatici di quelli raccolti nel 2015. Quest’anno, infatti, meno di un terzo degli afroamericani uccisi dalla polizia era sospettato di un crimine violento ed era ritenuto armato (il 31%).
Rilevate disparità profonde tra le città: a Newark, in New Jersey, città di oltre 287mila persone con una percentuale di afroamericani del 52% e un tasso di omicidi di 40 ogni 100mila, dal 2013 nessun nero è stato ucciso dalla polizia; a St. Louis, in Missouri, città di oltre 317mila abitanti di cui il 47% afroamericano e con un tasso di omicidi di 38 ogni 100mila, i neri uccisi dalla polizia dal 2013 sono stati 16.
Le città in cui il tasso di uccisione di afroamericani da parte della polizia è stato più alto nel 2014 sono: Hialeah in Florida e Albuquerque in Nuovo Messico, dove è superiore a 220; Madison in Wisconsin, Tulsa in Oklahoma, North Las Vegas in Nevada, San Antonio in Texas, dove è superiore a cento.