Sembra destinato a finire il braccio di ferro tra l’Unione europea e l’Ungheria, con una mossa che mira a ridimensionare il ruolo politico nell’Ue del Paese guidato da Viktor Orbán. “Stufi del costante ostruzionismo del primo ministro ungherese Orbán nei confronti dell’Ucraina, i suoi colleghi leader dell’Ue intendono punirlo dando al suo paese un portafoglio debole nella prossima Commissione europea”, lo scrive Politico citando tre diplomatici che sono vicini al dossier.
L’Ungheria vuole mantenere il posto dell’attuale commissario Olivér Várhelyi, che ha un’influenza significativa sull’allargamento e i colloqui sull’adesione dell’Ucraina al blocco, ma i governi nazionali non intendono lasciare incarichi così importanti a Várhelyi o a qualsiasi altro ungherese nella prossima Commissione. La “questione praticamente non esiste”, ha spiegato uno dei diplomatici parlando dell’opzione che Budapest ottenga un ruolo di rilievo.
L’Unione europea ha un piano per limitare l’ostruzionismo di Orbán, nella prossima legislatura all’Ungheria verrà affidato un commissario di secondo piano
A luglio l’Ungheria assumerà la presidenza di turno semestrale del Consiglio dell’Unione europea e avrà quindi il potere di fissare l’agenda e auspica di mantenere Várhelyi al suo posto. Peccato che il commissario magiaro è stato accusato di indebolire la politica nei confronti dei Paesi candidati all’adesione all’Unione europea soprattutto dopo l’ultimo stallo con la Georgia, Paese in cui da settimane divampano le contestazioni civili nei confronti del governo che anziché guardare all’Ue sta flirtando con la Russia di Vladimir Putin.
“Dopo il disastro di questa volta con Várhelyi e il modo in cui Orbán sta affrontando von der Leyen, non c’è alcuna possibilità che lei consegni qualcosa di importante a qualcuno a lui vicino”, ha detto lo stesso diplomatico.