L’Unione europea non abbandona Zelensky e il Cremlino attacca: “Bruxelles vuole prolungare la guerra a ogni costo”

L’Unione europea non abbandona Zelensky e fa infuriare il Cremlino: "Bruxelles vuole prolungare la guerra a ogni costo"

L’Unione europea non abbandona Zelensky e il Cremlino attacca: “Bruxelles vuole prolungare la guerra a ogni costo”

Da un lato, Volodymyr Zelensky rifiuta ogni accordo di pace che mini l’integrità territoriale dell’Ucraina; dall’altro, la Russia continua a martellare l’ex repubblica sovietica, accusando Kiev e l’Unione europea di essere responsabili del proseguimento del conflitto. Passano i giorni, ma la tregua, anziché avvicinarsi, sembra allontanarsi sempre più, causando crescente irritazione nell’amministrazione americana di Donald Trump.

Come accade ormai da tre anni, il leader di Kiev continua a mantenere una posizione muscolare verso Vladimir Putin, affermando che l’Occidente deve “fare pressioni sulla Russia” perché, per “fermare il conflitto causato dall’invasione russa su vasta scala, iniziata il 24 febbraio del 2022, l’unica strada è quella della forza” — diplomatica e militare.

Del resto, spiega lo stesso Zelensky, Mosca “usa ogni giorno e ogni notte per uccidere” quanti più civili possibile, portando ad esempio sia l’attacco a Sumy di domenica scorsa, in cui sono morte quasi 40 persone e ne sono state ferite un centinaio, sia quello di ieri a Dnipro, dove si sono registrate tre vittime.

L’Unione europea non abbandona Zelensky e il Cremlino attacca: “Bruxelles vuole prolungare la guerra a ogni costo”

Un appello che non è stato nemmeno commentato da Washington, ma che è stato subito accolto dall’Unione europea, dove si è tornati a promettere ulteriori forniture militari.

Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha confermato che si sta discutendo l’invio dei super missili a lunga gittata, i micidiali Taurus. Una proposta che piace soprattutto al Regno Unito del primo ministro Keir Starmer, il quale — secondo quanto rivela il Telegraph — si è detto “pronto a sostenere la Germania se deciderà di inviare missili Taurus all’Ucraina”.

Sul quotidiano britannico si legge infatti che il governo di Londra “continua a lavorare con i nostri partner, compresa la Germania, per fornire all’Ucraina i mezzi migliori per difendere il suo territorio sovrano. Il Taurus è un potente sistema missilistico da crociera, in grado di colpire bersagli in profondità nel territorio russo, rendendolo una potenziale arma rivoluzionaria nelle mani delle truppe ucraine”.

Insomma, la tesi è che questo super missile sia capace di cambiare le sorti del conflitto. Peccato che il primo a non crederci sia il CEO del colosso tedesco degli armamenti Rheinmetall, Armin Papperger, che si è detto scettico sulla consegna da parte della Germania dei missili da crociera Taurus all’Ucraina, in quanto “questo non cambierebbe nulla in guerra”, perché il super missile “non cambia le carte in tavola”.

Ben più incisive, secondo Papperger, sarebbero “le munizioni d’artiglieria classiche”, che “sono le sole capaci di tenere a bada i russi”.