Dalla Redazione
Adesso è ufficiale: l’epidemia di Ebola in corso in Africa occidentale è una “emergenza di salute pubblica di livello internazionale”. Così ha deliberato il comitato di emergenza istituito dall’Oms, che per due giorni ha dibattuto sull’esplosione del fenomeno, aggravatosi nell’ultimo mese. Lo status prevede misure aggiuntive di contenimento.
Le ultime due epidemie per le quali era stato lanciato lo stesso tipo di allarme erano state l’influenza Suina nel 2009 e, più recentemente, la poliomelite. Per l’Oms “L’epidemia di Ebola in Africa Occidentale costituisce un evento straordinario e un rischio di salute pubblica per gli altri Stati le possibili conseguenze di un’ulteriore espansione sono particolarmente serie e una risposta internazionale è necessaria. È parere unanime del comitato che siano soddisfatti i criteri per dichiararla emergenza internazionale di salute pubblica”. Insomma i rischi che l’epidemia si allarghi esistono eccome. Anche perché il contagio da ebola viene definito il peggiore degli ultimi 40 anni.
“Ci sono le condizioni per dichiarare l’epidemia un’emergenza di salute pubblica internazionale – ha spiegato il segretario generale dell’Oms Margaret Chan-. Uno sforzo coordinato a livello internazionale è indispensabile per fermare la diffusione del virus”. Intanto sono stabili anche le condizioni del missionario spagnolo Miguel Pajares ricoverato nell’ospedale madrileno Carlo III. Dimostrazione che il virus fa più paura in Africa che nel resto del pianeta.