Una norma su misura. La commissione Bilancio del Senato, che ha dato disco verde al dl Pnrr, ha approvato un emendamento che consente fino al 31 dicembre 2026 il conferimento di incarichi di vertice a pensionati, con un’estensione della deroga non solo per quegli enti per cui l’atto di nomina è ratificato con “parere” delle commissioni parlamentari – come nel caso dell’Istat o dell’Agcom – ma anche per quelli per cui è prevista la sola informativa alle Camere.
Spunta una norma su misura per spedire Brunetta al Cnel. Prevede la deroga al 2026 per gli incarichi pubblici retribuiti ai pensionati
Questa seconda previsione potrebbe applicarsi, ad esempio, al caso dell’Agenzia per la cybersicurezza, con la recente nomina del prefetto Bruno Frattasi, ma anche all’ipotesi sul tavolo di Renato Brunetta al vertice del Cnel. La deroga introdotta con il dl Pnrr interviene sulla durata – in base alla normativa vigente l’incarico attribuito a soggetti già in pensione può essere svolto per un solo anno – ma anche sulla gratuità della prestazione, che potrà invece essere retribuita.
A beneficiare della stessa misura sarà anche Frattasi messo a capo della Cybersecurity
A dare il via libera alla nomina di Frattasi è stato il Consiglio dei ministri che si è svolto a Cutro il 9 marzo. Il nuovo direttore ha preso il posto di Roberto Baldoni, dimessosi il 6 marzo. Frattasi è stato capo di gabinetto dell’ex ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, prima ai tempi del Conte II, successivamente sotto l’esecutivo Draghi. Quando Matteo Piantedosi è stato nominato responsabile del Viminale, Frattasi lo ha sostituito nel ruolo di prefetto di Roma. A volere Frattasi il meloniano Alfredo Mantovano mentre la Lega non era d’accordo considerando l’ostilità di Frattasi ai decreti Sicurezza salviniani.