Una minaccia da non sottovalutare. L’uragano Matthew si sta abbattendo sulla Florida con venti di 185 chilometri orari, minacciando almeno 2 milioni di persone. La violenza delle piogge è confermata dal bilancio provocate nei Caraibi con almeno 300 morti provocati tra isole Bahamas, Haiti e Repubblicana Dominicana, a causa delle cadute di alberi e delle inondazioni.
La massima allerta negli Stati Uniti è scattata nella mattina di venerdì 7 ottobre. “Prendete la situazione seriamente ed evacuate senza esitare”, ha dichiarato il presidente statunitense, Barack Obama, cercando di spingere le persone a seguire i consigli delle autorità locali che hanno disposto un massiccio piano di evacuazione. “Questo potrebbe essere un uragano estremamente disastroso per tanti grandi aree in cui così tante persone possono essere colpite”, ha detto il direttore Rick Knabb del National Hurricane Center. L’esperto ha anche aggiunto che lo scenario “è terribile”. Oltre alla Florida la situazione di emergenza èp stata dichiarata anche in North Carolina e Georgia. Secondo le stime i danni totali potrebbero ammontare danni anche a 15 miliardi di dollari: si teme che molte cittadine possano restare senza luce elettrica per giorni.
La Croce Rossa, in previsione del peggioramento della situazione, ha messo in programma l’apertura circa cento rifugi nelle prossime ore. Intanto, per precauzione, c’è stata la cancellazione di 1.600 voli. Gli aeroporti più colpiti sono quelli di Miami, Fort Lauderdale e Orlando.