La Juventus è in semifinale di Champions League. La remuntada sognata dall’allenatore del Barcellona, Luis Enrique, non è nemmeno iniziata: al Camp Nou la partita è terminata 0-0, così il 3-0 inflitto dai bianconeri ai blaugrana nella gara di andata dei quarti è stato decisivo. La cronaca della gara racconta di una Juventus che ha meritato nettamente la qualificazione: l’undici di Massimiliano Allegri ha sofferto qualche folata offensiva nella parte centrale del secondo tempo. Ma la difesa ha controllato con ordine, senza mai farsi prendere dalla preoccupazione per Messi&Co, che non hanno certo fornito la migliore prestazione di sempre. Proprio l’asso argentino è stato il grande assente nella doppia gara che ha segnato l’addio al Barcellona alla Champions League 2017.
La Juventus, dunque, si approccia alle semifinali con una maggiore consapevolezza: non è più da considerare una semplice outsider, ma una delle grandi favorite alla vittoria della competizione continentale. Il sorteggio, in programma domani venerdì 21 aprile dalle ore 12 (a Nyon), prevede tre possibilità: le due spagnole, Atletico e Real Madrid, e la rivelazione francese del Monaco. Inutile dire che la sfida con le merengues guidate da Cristiano Ronaldo avrebbe il sapore della finale anticipata. La difficoltà sarebbe comunque pari a quella del doppio confronto con il Barcellona.
L’Atletico Madrid del Cholo Simeone è meno dotato da un punto di vista qualitativo, ma ormai da anni è stabilmente nell’Olimpo della Champions League: vuol dire che i Colchoneros hanno un sistema di gioco collaudatissima. Per la Juventus potrebbe addirittura essere l’avversario peggiore: il tecnico, profondo conoscitore del calcio italiano, conosce vizi e virtù dei bianconeri. Infine c’è il Monaco: è stata una delle grandi sorprese che ha in parte sfruttato un cammino favorevole e dall’altra ha comunque eliminato una grande favorita come il Manchester City. Nonostante questo, resta probabilmente la migliore avversaria possibile, considerando che si tratta di una semifinale di Champions League. Una considerazione è tuttavia semplice: ora sono i bianconeri a essere temuti dagli altri.