“Una Commissione guerrafondaia. Non è questa l’Ue che vogliamo”. Parla l’europarlamentare M5S, Dario Tamburrano

Per Tamburrano “questo è il più grande drenaggio a spese dei contribuenti dalla seconda guerra mondiale in poi”

“Una Commissione guerrafondaia. Non è questa l’Ue che vogliamo”. Parla l’europarlamentare M5S, Dario Tamburrano

Un piano in cinque punti per un totale di 800 miliardi. I cinque punti sono: sospensione del Patto di Stabilità per un valore di 650 miliardi, prestiti per 150 miliardi finalizzati agli acquisti comuni, flessibilità nel Bilancio europeo, il ricorso alla Bei e la possibilità di utilizzare i Fondi coesione. Il progetto “Riarmare l’Europa” è stato presentato dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Che giustifica il suo piano dicendo che “la sicurezza dell’Europa è minacciata in modo serio”.
Dario Tamburrano, europarlamentare M5S, condivide l’affermazione sul fatto che il Vecchio Continente sia in pericolo?
“Sì, siamo in pericolo perché un manipolo di leader guerrafondai si sta arrogando il potere di decidere il futuro di 500 milioni di cittadini europei, di loro e dei loro figli. Si tratta degli stessi leader che da tre anni a questa parte hanno sbagliato tutto. Prendevano gli ordini da Biden prima e prendono gli ordini da Trump adesso che intima di aumentare la spesa bellica. Le faccio anche i nomi: von der Leyen, Macron, Meloni, Kallas, Rutte, sono tutti corresponsabili di una strategia suicida da un punto di vista diplomatico ed economico. Sono loro il più grande pericolo con la loro postura aggressiva”.

800 miliardi di euro per riarmare l’Europa. Che ne pensa?
“Penso che ci indebitiamo per compiacere le lobby delle armi, le cui azioni non a caso in Borsa stanno volando. Le future generazioni saranno costrette a pagare i debiti di guerra contratti per alimentare una guerra insensata. Questo è il più grande drenaggio a spese delle tasche dei contribuenti dalla seconda guerra mondiale in poi”.

Non sarebbe meglio impiegarli per altro?
“Certo e infatti come Movimento 5 Stelle abbiamo proposto un vero e proprio Piano Marshall per salvare la competitività delle nostre industrie e i loro posti di lavoro da un declino irreversibile. Investiamo piuttosto questi fondi per l’autonomia energetica, per liberarci dalle dipendenze delle fonti fossili e per rafforzare le nostre supply chain”.

Settimana prossima il Parlamento europeo voterà una risoluzione sull’Ucraina. Voi avete annunciato un emendamento in cui chiederete esplicitamente di non tagliare i fondi strutturali. Ci spiega meglio?
“Presenteremo un emendamento che vieta il taglio dei fondi strutturali per finanziare l’industria della difesa. Questi fondi appartengono ai territori più poveri d’Europa e servono per progetti di sviluppo. Vedremo come voteranno gli europarlamentari di Pd, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Questo non è il momento dei compromessi: o sei dalla parte dei cittadini o di questa Commissione guerrafondaia”.

Il piano von der Leyen spacca la maggioranza. La Lega è contro, Forza Italia e FdI a favore.
“Quella della Lega è solo tattica. Finora hanno sempre votato a favore a qualunque invio di armi. Sono degli ipocriti che provano a posizionarsi vicino a Trump per cercare di trarne qualche vantaggio elettorale. Questo farà male alla Meloni la cui credibilità in politica estera è pari a zero e non a caso al vertice di Londra nella foto di gruppo dei leader era in ultima fila, nel posto che si merita e che non si dovrebbe meritare l’Italia”.

L’Europa sta regalando agli Usa di Trump la parola pace?
“Quella di Trump non è pace, è un messaggio al suo elettorato ed è fare affari con le difficoltà di un popolo a cui si era promesso di tutto fino a qualche secondo prima. L’UE deve reagire elaborando una sua strategia di pace. Stare alla finestra mentre Usa e Russia si spartiscono l’Ucraina è immorale e poco rispettoso verso gli ucraini stessi”.