Il Tg1 è da sempre il telegiornale più importante d’Italia. Nonostante il progressivo invecchiamento della popolazione e l’assottigliarsi della fetta di chi guarda la tv generalista, rimane un appuntamento inossidabile per gli italiani. I social network, i new media e la nuova era digitale ne hanno intaccato solo in parte il bacino d’utenza e ne hanno condizionato solo relativamente la credibilità. Rispetto, per esempio, al calo che ha subito la carta stampata, l’universo del Tg1 e di tutte le sue edizioni regge l’impatto degli avvicendamenti redazionali e si conferma un architrave dell’informazione televisiva.
Alla sua guida si sono susseguiti direttori di primissimo livello come Emilio Rossi, Nuccio Fava, Giulio Borrelli, Demetrio Volcic e numerosi altri. Un bacino d’utenza così ampio è ipotizzabile solo perché, al netto di tutto, il primo Tg Rai ha conservato nell’immaginario collettivo una credibilità. Ma il Tg1 non ha solo pregi dal punto di vista degli spettatori, ha avuto anche una funzione molto importante nel lanciare volti, inviati e professionalità che sono poi diventati beniamini del pubblico, pensiamo a Pino Scaccia, Riccardo Giacoia, Lilli Gruber, Tiziana Ferrario, Paolo Di Giannantonio e tanti altri.
Dal 18 novembre 2021 alla guida c’è Monica Maggioni, donna di potere, molto insediata nelle istituzioni e prima direttrice donna del massimo Tg d’Italia. Ha raccolto l’eredità positiva di Giuseppe Carboni, che ha avuto il merito di imprimere una svolta ambientalista al Tg1, con molti servizi dedicati alla sostenibilità, alle questioni ambientali e alle innovazioni tecnologiche, consolidando e allo stesso tempo aumentando gli ascolti. Rispetto allo stile di Carboni, la Maggioni ha cambiato completamente schema: intanto ha “ereditato” dal Tg4 di Andrea Pucci la formula dell’ospite/opinionista in studio, collocandolo anche nelle edizioni di maggiore ascolto.
Una scelta che poteva rivelarsi catastrofica ma che invece è piaciuta. Anche l’apertura più decisa ai temi internazionali, materia in cui la Maggioni ha dimostrato negli anni di essere assoluta padrona, non ha sicuramente nuociuto alla credibilità del telegiornale. Sul piano degli ascolti il Tg1 ha tenuto: se si calcola la media giornaliera, rispetto all’era Carboni c’è una leggera discesa nel periodo autunnale/fine 2021 mentre una ripresa si segnala all’inizio del 2022, favorita sicuramente dall’evento del Quirinale.
Secondo i dati di OmnicomMediaGroup, la media giornaliera del Tg diretto da Monica Maggioni sul finire dello scorso anno è stata di 2.800.000 spettatori col 21,8% di share mentre a gennaio 2022 si è alzata a 3.034.785 spettatori col 22,4% di share. L’edizione principale, quella delle 20, nel primo mese del 2022 ha tenuto la media di 5.651.348 spettatori col 24,3% di share, meglio dello stesso periodo dell’anno scorso. Forte penetrazione nel target laureati, dove registra il 25,6% di share. Meno d’impatto sono state invece le dirette elettorali, in particolare quelle relative all’elezione del Presidente della Repubblica.
La Maggioni ha provato a sperimentare un format nuovo, più scanzonato, meno sacrale, tentando di sdrammatizzare il racconto dei fatti che avvenivano, ma sul piano degli ascolti la resa forse è stata al di sotto delle aspettative. C’è però da ribadire che tutte le dirette sul Quirinale hanno patito un netto calo di interesse, eccezion fatta per Enrico Mentana che invece ha portato a casa risultati eccellenti.
Ancora non si è vista la mano della Maggioni sulle rubriche come Speciale Tg1, Tv7 o Tg1 Economia, ma sicuramente sono in corso cambiamenti: a Tg1 Economia, per esempio, lo storico e apprezzato responsabile Michele Renzulli è stato sostituito da Marco Valerio Lo Prete. Solo quando i cambi editoriali saranno portati a termine si potrà fare un’analisi più completa.
Precisazione sull’artico uscito oggi nell’edizione cartacea de La Notizia
Gentile Direttore,
per un evidente errore del titolista, nella mia consueta analisi settimanale degli ascolti televisivi pubblicata oggi venerdì 18 febbraio a pagina 15, fatta con il supporto del Centro Media OmnicomMediaGroup, si legge che le dirette sul Quirinale di La7 avrebbero battuto quelle del Tg1 diretto da Monica Maggioni. Un evidente svista (capita a tutti) che non è minimamente contenuta nel testo da noi redatto né tantomeno nei dati forniti da OmnicomMediaGroup, società quotata in borsa e quindi vincolata alla correttezza e all’attendibilità. Le dirette sul Quirinale del Tg1, dicono i dati, hanno raggiunto anche vette del 35% nei giorni caldi e – come abbiamo scritto – dopo un leggerissimo calo autunnale/fine 2021, a gennaio 2022 gli ascolti del tg diretto da Monica Maggioni sono sensibilmente aumentati rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Non solo: abbiamo più volte sottolineato che, nonostante la concorrenza dei nuovi media, digitali e social, il massimo telegiornale della Rai ha conservato un bacino notevole, mettendo l’accento anche sulla corposa quota di laureati che lo seguono.
Grazie per l’attenzione,
Klaus Davi