Un cocktail di farmaci come potenziale cura del virus Hiv. E il risultato, almeno su un paziente britannico, è stato un successo: nelle ultime analisi effettuate non c’erano tracce di virus nell’organismo. Ovviamente è ancora presto per cantare vittoria e annunciare la cura contro l’Hiv, la causa dell’Aids: solo oggi si contano 37 milioni di persone affette e per loro sarebbe la notiziapiù bella di sempre.
La comunità scientifica ha per forza di cose mantenuto un comportamento prudente: prima di qualsiasi commento sostanziale preferisce attendere sviluppi. In passato, in alcuni casi, si è verificata una inspiegabile scomparsa dell’Hiv, riapparso senza apparente spiegazione: si tratta della capacità di “mimetizzazione” del virus, che sfugge anche agli strumenti più tecnologici. Tuttavia, il paziente in questione è stato sottoposto a una cura in fase di sperimentazione.
La ricerca è stata svolta in collaborazione con cinque università: Oxford, Cambridge, Imperial College, University College London e King’s College, il tutto con il coordinamento dell’NHS, il sistema sanitario nazionale britannico. “È una grande sfida e siamo solo ai primi giorni, ma i progressi sono notevoli”, ha commentato Mark Samuels, direttore del National Institute for Health Research Office. L’unica certezza, al momento, resta quello dell’uso dei farmaci, da assumere per tutta la vita, in grado di limitare gli effetti del virus, ma senza riuscire a sconfiggerlo.
“Ho fatto gli ultimi esami del sangue due settimane fa e non c’era traccia del virus. Ho partecipato all’esperimento per aiutare me stesso e gli altri. Sarebbe un grande successo se, dopo tutti questi anni di ricerche, venisse trovata una cura per liberare la gente da questa malattia. Il fatto di essere parte del progetto mi sembra incredibile”, ha commentato il paziente, coperto da anonimato, in un’intervista al giornale britannico Daily Telegraph.