Roma non competerà per l’organizzazione delle Olimpiadi del 2024. La sindaca Virginia Raggi ha ufficializzato la decisione nel primo pomeriggio, nonostante il mancato incontro con il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ha lasciato il Campidoglio dopo mezz’ora di attesa. “Stiamo ancora pagando i debiti per gli espropri di Roma 1960. Non abbiamo nulla contro le Olimpiadi e contro lo sport ma non vogliamo che lo sport venga usato come pretesto per una nuova colata di cemento in città”, ha detto in conferenza stampa la prima cittadina della Capitale. “Diciamo No alle Olimpiadi del mattone. Vengono fatte tante promesse in occasione delle Olimpiadi. Ci ricordiamo bene come sono andati i Mondiali di Nuoto, ci siamo ritrovati con impianti abbandonati, inutilizzati che restano come scheletri e gusci vuoti”, ha accusato Raggi, sostenendo che dire sì “sarebbe stato da irresponsabili”. “Le Olimpiadi sono un assegno in bianco che firmano le città ospitanti: ciò lo dice l’Università di Oxford in uno studio. Le Olimpiadi sono un sogno che diventa incubo”, ha incalzato. La sindaca ha anche spiegato come mai non abbia indetto il referendum annunciato in campagna elettorale: “Il referendum c’è già stato, il Pd ha trasformato il ballottaggio in un referendum. E il 70% dei romani si è espresso”.
PASSAGGI SUCCESSIVI
Sul mancato faccia a faccia con Malagò, Raggi ha fornito la sua versione: Avevamo un appuntamento con Malagò. Ho avuto un contrattempo, qualche minuto di ritardo. Mi spiace che il presidente, proprio mentre stavo entrando in Campidoglio, abbia deciso di andare via”. Da un punto di vista pratica, serve il passaggio in consiglio comunale. “È stata già depositata una mozione, che rappresenta l’impegno del Sindaco e della Giunta a ritirare la candidatura”, ha detto il vicesindaco, Daniele Frongia. “Coerentemente con quanto sempre sostenuto dal M5S si ritiene, anche a fronte di una approfondita analisi, che non sussistano le condizioni per proseguire nella candidatura della Città di Roma ai Giochi olimpici e paralimpici del 2024”, si legge nella bozza della mozione. Il voto favorevole dell’Aula avrà l’effetto di cancellare la delibera della giunta Marino che candidava la Capitale alle Olimpiadi. Frongia ha risposto con toni polemici anche all’ipotesi di danno erariale. “Il danno erariale c’è stato ma per tutte le opere incompiute dei grandi eventi del passato. C’è stato per i Mondiali di Nuoto, per la Vela, e per tutti i grandi eventi passati fatti a Roma”. Uno dei primi a esultare è stato il deputato Alessandro Di Battista: “Il M5S ha resistito ad un sistema che per 30 anni ha pensato esclusivamente al cemento e ad indebitarci, quindi a controllarci. Roma ha detto no alle olimpiadi così come Amburgo e Boston”.
Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha accusato la giunta di Roma di aver diffuso informazioni false su cui basare il “no” alla candidatura. “Do un consiglio a Virginia Raggi: è meglio se non presenta la mozione di cui ha parlato. Parla di città ritirate, come Amburgo e Boston, che non si sono mai presentate. Spero siano errori fatti in buona fede, ma è imbarazzante. A differenza di altri, io so bene di quello che parlo quando si parla di Olimpiadi”. Malagò ha anche contestato il merito della decisione. “La premessa, che da molti viene dimenticata, è che noi siamo candidati perché sono cambiate le regole del gioco con la richiesta di riduzione dei costi. Mi è dispiaciuto che Raggi non lo abbia ricordato. Senza le nuove regole del Cio nessuna città avrebbe potuto candidarsi”. E infine ha agitato lo spettro della brutta figura. “Ritirarsi ora dopo due anni, in cui abbiamo fatto promozione e chiesto fiducia e sostegno in tutto il mondo, ci fa essere ben poco credibili”.
IL PD ACCUSA
Da Roberto Giachetti è arrivata una presa di posizione molto polemica: “Il problema è che stanno rinunciando ad una grande opportunità”, ha affermato il vicepresidente della Camera, sconfitto alle ultime comunali. “Hanno detto che non dovevamo occuparci delle Olimpiadi per occuparci dei problemi quotidiani di Roma, verificassero con i cittadini se lo stanno facendo. La verità è che scappano perché hanno paura”.