Un nuovo progetto politico. Che sappia parlare alla sinistra. Rivaleggiando con il Movimento 5 Stelle per intercettare gli elettori più disillusi. Una rivoluzione in linea con il personaggio, Luigi de Magistris. O comunque un tentativo di rianimare quel movimento arancione, che tante speranze aveva ingenerato appena cinque anni fa. Fatto sta che il sindaco uscente di Napoli la sua iniziativa politica: un movimento Masaniello. Aperto e da consolidare nelle prossime settimane, esportandolo in tutt’Italia. E peraltro ha subito incassato l’apertura da Sinistra Italiana (Si).
INTERLOCUTORI – “È una proposta molto interessante”, ha confermato a La Notizia il deputato di Si, Nicola Fratoianni. Insomma, il modello proposto all’ombra del Vesuvio può estendersi in tutt’Italia. Anche per ridare fiato alla sinistra radicale, uscita molto male – da Torino a Roma – dal voto per le amministrative. “Dopo le elezioni nascerà un movimento politico non leaderistico, un movimento popolare che va oltre i confini di Napoli e che avrà una soggettività politica anomala, costruito con una democrazia partecipativa”, ha scandito de Magistris in diretta tv su La7. Come ipotetico interlocutore ci sarebbe anche Possibile, il partito fondato da Pippo Civati, che però attende alla finestra per capire l’evoluzione degli eventi. Ma su quale base si svilupperà il progetto? “Napoli è l’unica città con l’acqua pubblica. Abbiamo detto di no agli inceneritori, governiamo con le mani pulite e siamo critici con il governo Renzi”, ha affermato de Magistris. Incontrando il favore di Fratoianni: “Dobbiamo mettere al centro della proposta politica le questioni sociali più urgenti e importanti. Proprio come è stato fatto a Napoli”. Sulla struttura, però, bisognerà ragionare: “La proposta di de Magistris è interessante, anche se dobbiamo vedere come prenderà forma”. Sul confronto, comunque, il parlamentare di Si, a lungo indicato come l’erede di Nichi Vendola, è stato chiaro: “Noi stiamo lavorando alla costruzione del partito Sinistra italiana. Ma guardiamo ai punti in comune, senza impiccarci alle sigle”. E per quanto il discorso sulla leadership, de Magistris si è già chiamato fuori, puntualizzando: “Farò il sindaco per altri 5 anni, a noi interessa costruire un movimento politico che si connetta con le grandi città. Vogliamo una rete politica dal basso”.
DIALOGO A 5 STELLE – L’identikit del progetto politico è quello di una forza in concorrenza con il Movimento 5 Stelle. Ma de Magistris ha preferito parlare di “sintonia” con gli elettori pentastellati. E ha anche aperto al confronto con gli amministratori del M5S: “La Roma di Virginia Raggi può essere un interlocutore interessante”. Tuttavia, il componente del direttore a 5 Stelle, Roberto Fico, ha escluso qualsiasi alleanza organica: “Il movimento nazionale che de Magistris ha intenzione di creare dopo le amministrative non mi interessa in questo momento, anche perché il M5S sta lavorando e crescendo”, ha detto. Ma lo stesso progetto prospettato dal sindaco di Napoli non si fermerà di fronte a questo niet. “Nel Paese serve una forza che sappia affrontare i problemi del Paese, a differenza di quanto ha fatto finora il Governo guidato da Renzi”, ha ribadito Fratoianni. Il Movimento Masaniello di de Magistris è insomma già in marcia.