Scrive il Wall Street Journal che il numero di ucraini e russi uccisi e feriti avrebbe raggiunto la quota di un milione.
Ovviamente di dati ufficiali non ce ne sono. Una stima ucraina riservata di inizio anno ipotizzava il numero di soldati ucraini morti a 80.000 e i feriti a 400.000. Le stime dell’intelligence occidentale sulle vittime russe variano, con alcune che ipotizzano il numero di morti a quasi 200.000 e i feriti a circa 400.000.
L’impatto nei due paesi che già erano alle prese con il declino della popolazione viene definito “devastante”. “La demografia è una priorità per Putin, e lui vuole usare l’Ucraina e la sua gente per consolidare il nucleo slavo della Russia”, ha detto al quotidiano Usa Ivan Krastev , politologo di origine bulgara e autore di un libro in uscita sulla demografia europea. “Ma per l’Ucraina, il dilemma è esistenziale: quante persone puoi perdere in una guerra prima di perdere il tuo futuro?”
Il censimento più recente in Ucraina, nel 2001, ha registrato 48 milioni di abitanti. All’inizio del 2022, prima dell’invasione russa, erano scesi a 40 milioni, comprese regioni come la Crimea che la Russia aveva annesso con il referendum del 2014. Con oltre sei milioni di persone in fuga dall’Ucraina dall’inizio della guerra nel febbraio 2022, secondo le Nazioni Unite, e la Russia che si è impossessata di ulteriori territori, la popolazione totale nel territorio controllato da Kiev è ora scesa tra 25 e 27 milioni.
Oltre alle morti militari, anche il tasso di natalità dell’Ucraina è crollato al livello più basso mai registrato: nella prima metà di quest’anno, sono morte tre volte più persone di quante ne siano nate, secondo i dati governativi.
Eccola, la guerra.