Un flop il concorso ippico finanziato da Solinas con 1.118.000 euro pubblici

Poche migliaia di spettatori al grande concorso che avrebbe dovuto rilanciare l'ippica a Cagliari, sostenuto dalla Regione con 1,118 milioni

Un flop il concorso ippico finanziato da Solinas con 1.118.000 euro pubblici

Doveva essere la vetrina italiana dell’ippica cagliaritana. Il rilancio degli sport equestri in Sardegna. Tanto, che per supportare il concorso “Cavalli in Villa – Gli alfieri della Cultura”, organizzato dalla EquiEvent di Padova, Regione Sardegna (a targa Christian Solinas) aveva stanziato un finanziamento da 1.118.000 euro pubblici. Assegnati senza gara. Una storia svelata la scorsa settimana da un’inchiesta de La Notizia, quando il concorso cagliaritano stava per iniziare. Anzi, quando ancora non si sapeva se il concorso ci sarebbe stato. A sette giorni di distanza possiamo affermare che c’è stato ed è stato un flop…

Solo poche centinaia di persone sugli spati del concorso ippico

Se, infatti, nella richiesta di sovvenzione pubblica, gli organizzatori riferivano che l’evento avrebbe richiamato almeno 30.000 persone al Campo militare generale Rossi, la realtà è stata ben diversa. Solo poche migliaia di amanti degli equini si sono affacciati sui recinti del centro ippico durante l’intera durata della manifestazione. Inoltre i cavalieri in lizza, come svelato dal giornalista Mario Guerrini, non provenivano da 24 nazioni (come preventivato nella presentazione dell’evento presentata il Regione), ma da otto.

E anche la “copertura dei media nazionali” (“Eventi di questo genere muovono enormi flussi di persone, oltre ad una ampia copertura televisiva a livello nazionale, RAI e SKY”, si legge nella domanda di finanziamento) annunciata dagli organizzatori si è rivelata molto scarsa, con brevissimi servizi, soprattutto ad opera dei media locali.

L’associazione registrata solo dopo ok al finanziamento da 1.118.000 euro

Inoltre, mentre il concorso era in svolgimento, si è scoperto che la società organizzatrice – la EquiEvent – aveva ottenuto il contributo pubblico “ancora prima della iscrizione della Società Ippica nel Registro Nazionale delle attività sportive dilettantistiche. Richiesta soltanto il 31 dicembre 2023” (riporta Guerrini), mentre il finanziamento era stato deciso con la finanziaria regionale licenziata il 13 dicembre 2023.

Insomma, tutti i dubbi della vigilia non sono stati affatto dissipati, anzi. Comprensibile quindi la volontà, dichiarata dall’entourage della presidente Alessandra Todde, di voler bloccare il finanziamento. E, in effetti, i soldi a oggi ancora non sono stati dati.