La ripartenza passa anche per una nuova fiscalità. Un sistema meno opprimente e utile a far pagare tutti per far pagare meno. In Italia come nel resto d’Europa. E a tal fine la Commissione europea ha proposto un nuovo pacchetto di misure. L’esecutivo di Ursula von der Leyen ha adottato un nuovo pacchetto fiscale con l’obiettivo di garantire che la politica dell’Ue in materia di tassazione sostenga la ripresa economica e la crescita a lungo termine degli Stati membri. Il pacchetto si fonda su due pilastri: equità e semplicità. Per la Commissione la priorità assoluta è una fiscalità equa, considerandola lo strumento per proteggere le entrate pubbliche, uno strumento che avrà un ruolo importante nel breve periodo per la ripresa economica dell’Unione e, nel lungo periodo, per la sua prosperità.
L’iniziativa presa ieri mira così a promuovere una fiscalità del genere, di cui l’Italia in particolare ha grande bisogno, e lo fa intensificando la lotta contro gli abusi fiscali, riducendo la concorrenza fiscale sleale e aumentando la trasparenza fiscale. Allo stesso tempo però il pacchetto è concentrato anche sulla semplificazione delle norme e delle procedure fiscali, per migliorare il contesto in cui operano le imprese in tutta l’Ue. Una semplificazione che passa, ad esempio, anche dalla rimozione di ostacoli fiscali e oneri amministrativi a carico dei contribuenti in molti settori, in modo che sia più facile per le imprese prosperare e crescere nel mercato unico.
IL DETTAGLIO. Le misure messe a punto dall’esecutivo von der Leyen si compongono di tre iniziative distinte ma correlate. Il piano d’azione in materia fiscale presenta infatti 25 diverse azioni per una fiscalità più semplice, più equa e più in sintonia con l’economia moderna nei prossimi anni, volte a rendere più semplice la vita ai contribuenti onesti, rimuovendo ostacoli in ogni fase, dalla registrazione alla risoluzione delle controversie, passando per la dichiarazione, il pagamento e la verifica. Il piano d’azione aiuterà inoltre gli Stati membri a sfruttare il potenziale dei dati e delle nuove tecnologie, a lottare più efficacemente contro la frode fiscale, a migliorare il rispetto dell’obbligo tributario e a ridurre gli oneri amministrativi.
Vi è poi la proposta sulla cooperazione amministrativa, che estende le norme dell’Ue in materia di trasparenza fiscale alle piattaforme digitali, in modo che coloro che fanno profitto con la vendita di beni o servizi sulle piattaforme paghino anch’essi una giusta quota di tasse. Infine la comunicazione sulla buona governance in materia fiscale, incentrata sulla promozione di una fiscalità equa e sul contrasto della concorrenza fiscale sleale, nell’Ue e a livello internazionale.
“Una fiscalità equa rappresenta il trampolino che consentirà alla nostra economia di riprendersi dalla crisi. Quando si tratta di pagare le tasse – ha sostenuto Paolo Gentiloni, commissario per l’economia – dobbiamo rendere la vita più facile a imprese e cittadini onesti e più difficile a truffatori ed evasori. Queste proposte aiuteranno gli Stati membri ad assicurarsi le entrate di cui hanno bisogno per investire nelle persone e nelle infrastrutture, creando nel contempo un contesto fiscale migliore”.