Condannato in via definitiva per violenza sessuale su una dipendente, Giulio Ferrara è stato confermato alla presidenza del Cotrab, il Consorzio trasporti aziende della Basilicata, e per l’assessore regionale ai trasporti, la leghista Donatella Merra (nella foto), va bene così. Un caso che sta scuotendo profondamente la giunta del governatore di centrodestra Vito Bardi. A chiedere la destituzione di Ferrara è sia il Movimento 5 Stelle che il Pd e il movimento “Dalla Stessa Parte”, nato dalla spinta di Livia Turco e altre femministe italiane, ha lanciato in tal senso una petizione che ha subito raccolto 17mila firme.
L’assemblea elettiva, che si è tenuta il 20 agosto, ha ignorato la condanna definitiva a due anni e mezzo di reclusione inflitta al presidente per violenza sessuale ai danni di una lavoratrice tuttora impiegata nell’azienda e Ferrara è rimasto tranquillamente alla guida del consorzio regionale dei trasporti. Mobilitati pure i sindacati e Le Sardine davanti a quello che è considerato uno schiaffo a tutte le donne.
Mentre in Regione Basilicata il Comitato per le pari opportunità ha preso le distanze dalla nomina, l’assessore leghista Merra ha sostenuto però di essere “l’ultima a dover intervenire sulla questione”, di non potersi “abbandonare a una semplice caccia alle streghe” e di non poter “avallare posizioni, sebbene assolutamente vicine alla sua più profonda sensibilità, ma che nulla hanno a che fare con il ruolo della istituzione che rappresenta”. Per la Lega bene dunque il manager condannato.