Il Movimento 5 Stelle non molla la presa sul ministro dell’Economia, Giovanni Tria, e blocca la nomina della sua consulente, Claudia Bugno, nel Consiglio di amministrazione dell’Agenzia spaziale italiana (Asi). Mentre scoppia il caso di un’altra collaboratrice del ministro, la portavoce Adriana Cerretelli. Giornalista del Sole 24 Ore in pensione, imbarcata al Mef a titolo gratuito, ma con una poltrona nel cda di Saras, la holding del gruppo petrolifero della famiglia Moratti. Insomma, un altro conflitto d’interessi dopo quello della stessa Bugno, multata da Bankitalia per il crack Etruria: nell’azienda guidata dal marito, tre mesi dopo l’incarico ottenuto al Mef, è stato assunto il figliatro di Tria.
Un “attacco spazzatura”, lo aveva definito nei giorni scorsi il ministro dell’Economia, imposto al Tesoro dal Quirinale come lasciapassare al Governo Conte, nella sua autodifesa affidata alle colonne del Corriere della Sera. Un’apologia che, però, non ha convinto i Cinque Stelle. Ieri si sarebbe dovuto tenere il Consiglio d’amministrazione dell’Asi per dare il via libera all’ingresso della Bugno nell’organo di vertice dell’Agenzia spaziale. Un paracadute offerto da Tria alla sua fedelissima, dopo il muro alzato dai grillini contro l’ingresso della sua consigliera nel board della Stmicroelectronics (controllata al 50% dal Tesoro), stoppato proprio dall’opposizione dei Cinque Stelle.
Di fronte alla quale era stato lo stesso ministero dell’Economia a far sapere sapere che la Bugno aveva ritirato la sua disponibilità a entrare nel Consiglio di amministrazione della società elettronica per andare ad occupare lo stesso ruolo nel Cda dell’Asi. Un ente pubblico, quest’ultimo, vigilato dal ministero dell’Istruzione, guidato dal leghista Marco Bussetti, al quale spetta il compito di indicare i membri del relativo organo di vertice. Ma i piani di Tria – presumibilmente condivisi con la Lega, vista anche la delega per l’aerospazio assegnata nel luglio scorso al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti – per dare alla Bugno una poltrona spaziale si sono arenati di fronte alla levata di scudi dei pentastellati nel Comitato interministeriale per le politiche sullo spazio e la ricerca aerospaziale, guidato dallo stesso Giorgetti. Risultato: il Comitato che avrebbe dovuto ratificare la nomina della Bugno è slittato a martedì prossimo.
Nel Comitato siedono il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, quello dell’Interno, Matteo Salvini, il responsabile dei Beni Culturali, Alberto Bonisoli, e il collega delle Politiche Agricole, Gian Marco Centinaio, ma anche quello dell’Istruzione, Marco Bussetti, e il vicepremier, Luigi Di Maio, in qualità di ministro dello Sviluppo Economico, oltre a Danilo Toninelli, Sergio Costa, Enzo Moavero Milanese e lo stesso Tria. Di fronte alle rimostranze dell’ala grillina del Comitato la nomina è stata bloccata. Almeno per ora. Mentre continua il pressing dei 5S su Tria per convincerlo a mettere la Bugno alla porta. Anche dal Mef.