Ben 31 consulenti. Uno degli staff più “nutrito” di tutto il governo. E risultati che, a parere di tanti, non sono poi così brillanti, viste le continue emergenze climatiche che stiamo vivendo negli ultimi mesi. Non che ovviamente siano imputabili all’esecutivo in carica ma forse ci si sarebbero aspettati provvedimenti più incisivi da parte del ministro Gilberto Pichetto Fratin, titolare – per dirla con la nomenclatura meloniana corretta – del dicastero “dell’Ambiente e della Sicurezza energetica”.
E invece, come detto, i risultati finora non sembrano essere stati così brillanti. Nonostante il foltissimo staff che Pichetto Fratin si è costruito. Tanti esperti, ci mancherebbe. Diversi giuristi, com’è corretto che sia. Ma anche tanti amici di partito, ex onorevoli e politici di vecchia data. Ad aprile, tanto per fare un esempio, è stata assunta col ruolo di “consulente per l’attuazione del programma di Governo con riferimento alle tematiche ambientali” (e compenso da 30mila euro) Urania Giulia Rosina Papatheu. Ai più probabilmente questo nome dirà poco, ma la Papatheu è stata senatrice proprio di Forza Italia nella scorsa legislatura. Insomma, collega di partito. C’è da stupirsi? Ovviamente no. Da marzo è “esperta in materia di relazioni istituzionali ed europee con le autorità politiche” Roberta Toffanin. Chi è costei? Anche lei nella scorsa legislatura è stata senatrice di Forza Italia, oltreché coordinatrice provinciale di Forza Italia a Padova dal 2014. Compenso da 60mila euro.
Pichetto Fratin assume anche l’ex assessore di Alemanno
Finita qui? Certo che no. Tra i nuovi membri dello staff di Pichetto Fratin spunta anche Marco Visconti, in passato assessore all’Ambiente (dal 2011 al 2013) del Comune di Roma, al tempo guidato da Gianni Alemanno. Visconti è uomo di peso della destra romana, in passato finito in mezzo a una serie di indagini e processi – dal caso Parentopoli al Campidoglio, fino a Mafia Capitale (uno stralcio parallelo per corruzione e finanziamento illecito), passando per l’inchiesta sulle camere mortuarie – da cui è sempre uscito indenne perché assolto con formula piena o per archiviazione. Oggi, però, i pensieri di Visconti sono altri. Da giugno l’ex assessore capitolino è consulente di Pichetto Fratin “in materia di economia circolare”. Lui che ha dovuto fronteggiare per due anni la grana Malagrotta.
L’infornata alla comunicazione
Ciò che stupisce, però, è soprattutto la mole di consulenti che dovrebbero occuparsi di comunicazione a più livelli. Ne sono, in effetti, una marea. C’è il “consulente per le attività di divulgazione scientifica relative alle tematiche delle aree protette e promozione dell’educazione ambientale” (Fabio Argentini), l’esperto “in materia di comunicazione istituzionale su tematiche ambientali ed energetiche” (Salvatore Bianca), l’esperto “in materia di comunicazione istituzionale del Ministero e degli enti collegati” (Nicola Bonaccini). E, ovviamente, anche l’addetto alla “comunicazione web, social e digital” (Francesca Fenaroli) che, a quanto pare, è tutt’altra cosa rispetto al “consulente per la gestione e il supporto operativo delle piattaforme social network ufficiali”, incarico affidato a Crescenzo Mariniello.
Finita qui? Niente affatto. Nello staff c’è spazio anche per Ludovico Fois, “esperto in comunicazione strategica”. Ma non è tutto. Perché tra i consulenti ci sono anche Alessandro Vitale e Giampaolo Tarantini, la prima si occupa squisitamente di comunicazione “sui temi della transizione ecologica”, il secondo invece “della transizione e della sicurezza energetica”. Che è quasi la stessa cosa. Ma tanto basta per assegnare l’ennesima consulenza.