A meno di una settimana dal voto in Umbria Matteo Salvini si dice convinto che si tratti di “una di quelle date che cambiano un’epoca” e ostenta sicurezza: “L’unico avversario che abbiamo è l’astensione, non è Vincenzo Bianconi (il candidato civico scelto da Pd e M5S, ndr). Bianconi non esiste”. A dire il vero esiste poco anche la candidata leghista Donatella Tesei, sempre un passo indietro al leader, sempre defilata rispetto al protagonista assoluto di comizi, incontri e selfie.
Ma se la campagna d’Umbria ormai è alle battute finali e la vittoria quasi certa, altrettanto non si può dire per le altre Regioni al voto nella prossima primavera. Problemi con gli alleati per la scelta dei candidati unici da presentare come governatori, potrebbero arrivare dal sud, praticamente commissariato dal Capitano che ha inviato ovunque i suoi colonnelli del nord, ma anche dalle altre regioni centrali. In Toscana, a sorpresa rispunta il nome di Susanna Ceccardi (nella foto), che dopo essere stata eletta a maggio al Parlamento Europeo ed essere diventata mamma da poco, sembrava fuori dai giochi. Anche perché nome poco gradito agli alleati forzisti e di FdI.
Situazione poco piacevole anche nelle Marche dove Giorgia Meloni sta facendo fuoco e fiamme per avere candidato a presidente il suo Francesco Acquaroli. E non mancano i mal di pancia fra i leghisti marchigiani che, ritenendo la loro regione contendibile, preferirebbero lasciare all’alleato Fratelli d’Italia la sfida quasi impossibile della Toscana.