E’ l’ultima sparata del procuratore capo di Torino, Armando Spataro, prima della pensione. Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ringrazia la Polizia per i 15 arresti compiuti a Torino, nell’ambito di un’operazione contro la mafia nigeriana, e il procuratore lo accusa di aver compromesso l’operazione addirittura con un tweet. Come se i nigeriani, all’alba, stessero a controllare cosa dice il ministro sui social.
Secondo Spataro il tweet incriminato del ministro dell’Interno ha fatto sorgere “rischi di danni al buon esito dell’operazione che è tutt’ora in corso”. “Ci si augura che per il futuro il ministro dell’Interno eviti comunicazioni simili”, ha aggiunto il procuratore di Torino, o, quantomeno, “voglia informarsi sulla tempistica al fine di evitare rischi di danni alle indagini in corso”.
“Se il capo della polizia (Franco Gabrielli, ndr) mi scrive alle 7:22 – ha replicato Salvini – informandomi di operazioni contro mafia e criminalità organizzata, come fa regolarmente, un minuto dopo mi sento libero e onorato di ringraziare e fare i complimenti alle forze dell’ordine”.
“Basta parole a sproposito”, ha aggiunto il titolare del Viminale: “Inaccettabile dire che il ministro dell’Interno possa danneggiare indagini e compromettere arresti. Qualcuno farebbe meglio a pensare prima di aprire bocca. Se il procuratore capo a Torino è stanco, si ritiri dal lavoro: a Spataro auguro un futuro serenissimo da pensionato”.